Ci può tranquillamente capitare in questi giorni di assistere alla scena di turisti che si fermano nei pressi delle fattorie granducali di S. Caterina ad ammirare le “leopoldine”. Magari non tutti i turisti che si fermano a fare fotografie si chiedono il motivo del degrado che affligge questa zona di una bellezza straordinaria il cui altissimo valore paesaggistico è riconosciuto da tutti. Magari non solo non se lo chiedono, forse lo mettono addirittura in secondo piano rispetto al fascino irresistibile che queste case dall’architettura armoniosa emanano, racchiudendo dentro di sé un grande insieme di valori storici, sociali, economici. In una parola, a mio avviso, politici. Anche se il turista si affascina alla vista di paesaggi simili, a noi non può certo sfuggire lo stato di degrado in cui versano questi antichi edifici. Ad oggi numerose leopoldine sono in fase di distruzione e viene da chiedersi: Quanto viene fatto per salvare questo patrimonio inestimabile invece di lasciare tutto nella più totale incuria e fatiscenza? Mi rivolgo alla coscienza di molti cittadini sensibili a questi temi. Non è propaganda o un appello alla ricerca di consensi. Quello che chiedo è una riflessione interiore, intima per ciascuno di noi, tale da porci delle domande e darci delle risposte: Quanto ci conviene lasciare che una simile mancanza di lungimiranza possa permettere al tempo di distruggere per sempre una simile ricchezza? Mi rivolgo a tutte le parti politiche, alle istituzioni, per sollecitare un cambio di passo su questo tema. O meglio, di passi di cominciare intanto a farli, coordinando iniziative con le istituzioni superiori, con la Regione Toscana in primo luogo, che certamente, se pressati da una comunità particolarmente sensibile a questo tema, non si tireranno certo indietro nella valorizzazione dell’intera area con benefici immediati per l’economia, il turismo e l’intero indotto che ne consegue. Mi auguro che la politica sappia rispondere e che i lettori riflettano su quanto potremo perdere nel nostro territorio se si continuerà a far finta di niente, danneggiando Cortona e la sua storia.
Andrea Mazzeo - segretario Rifondazione Comunista