Sulla vicenda del Barattino abbiamo assistito a molti fatti strani, quello che più mi ha scioccato è stato l’autolesionismo di massa da parte di molti “politici”.
No, non hanno bevuto il percolato, hanno fatto cose meno cruente: hanno scritto comunicati stampa. Andiamo in ordine cronologico (ora siamo in grado di disporre di tutti gli atti formali):
I primi di settembre facciamo una segnalazione al comune e al corpo forestale. A noi interessa solo la soluzione del problema quindi non facciamo comunicati stampa.
Il 10 settembre il Corpo forestale fa i prelievi e li trasmette immediatamente all’ARPAT.
Il primo ottobre l’ARPAT emette la sentenza: è percolato.
Il 15 ottobre, non avendo ricevuto risposta alla nostra segnalazione, la rinnoviamo allargandola ai Carabinieri del NOE ed all’ARPAT. Questa volta, per sollecitare una risposta, facciamo un comunicato stampa.
Il 21 ottobre dal comune, con la firma del Sindaco Basanieri e dell’Assessore Bernardini, esce un comunicato stampa (nota bene, un comunicato stampa, non una risposta alle nostre segnalazioni). In questo comunicato viene detto:
“Dopo la prima segnalazione abbiamo subito incaricato l’ARPAT di eseguire i controlli …. e ancora siamo in attesa di ricevere una risposta”. FALSO! Le analisi sono state richieste dal Corpo forestale e la risposta era già disponibile da 21 giorni.
“Al momento non risultano altre perdite”. FALSO! Abbiamo segnalato 5 giorni prima che c’erano perdite visibili in altri due fossi.
“E’ stato richiesto all’ARPAT di valutare il liquido nero negli altri fossi”. FALSO! I tecnici dell’ARPAT, come si ricava dal verbale di campionamento, si sono mossi “a seguito di esposto di privati cittadini”.
E’ presente una “pozza di liquido nero, che in apparenza non risulta essere percolato”. Considerazione superficiale ed inutile che poteva/doveva essere risparmiata!
Poi esplode il finimondo: tutto il liquido segnalato è percolato. Ma i comunicati autolesionisti continuano.
4 Novembre altro comunicato dell’amministrazione comunale che spaccia come iniziative proprie le richieste formali dell’ARPAT, annuncia controlli senza nessuna documentazione, afferma che l’ex discarica del Barattino è “assolutamente a norma” (come se il percolato non fosse uscito da rotture del telo di contenimento).
Poi la perla finale: guai se entrate nel perimetro della discarica, vi denunceremo all’autorità giudiziaria. Questa parte non voglio neanche commentarla, si commenta da sola.
Considerazione finale: ma non era molto più semplice interpellare coloro che hanno fatto le segnalazioni, con loro fare un sopralluogo, chiedere all’ARPAT un controllo del liquido ed intervenire per risolvere il problema. Senza comunicati stampa se non, alla fine, per illustrare il lavoro svolto?
Dimenticavo. Riguardo i comunicati autolesionisti va annoverato anche un importante membro del consiglio comunale. Quello che era partito sempre per primo ed “in tempi non sospetti”. Lui afferma che sono anni che si occupa delle perdite della discarica del Barattino senza risultato. Un vero e proprio inno alla incapacità! Noi ce ne siamo occupati i primi dello scorso settembre, dopo poco più di un mese abbiamo avuto risultati completi e concreti.
E’ sostanzialmente la differenza fra chi vuole soltanto apparire nei giornali e chi vuole risolvere i problemi.
PS – Prendo atto con molta soddisfazione della celerità, dell’impegno e della competenza dimostrati dai funzionari di Cortona del Corpo forestale dello stato e dell’ARPAT di Arezzo. Un grazie di cuore da tutto il gruppo.