Avendo presentato ai nostri lettori ,attraverso interviste con gli esponenti locali, i programmi delle principali forze politiche che si presentano alle elezioni generali italiane del prossimo quattro marzo, ci ritorniamo sopra con alcune nuove riflessioni raccolte ieri al solito bar di Camucia. Un vero circolo popolare di discussioni civiche, culturali, sindacali e politiche.
Primo avventore: “ Che ne pensi di tutte queste discussioni elettorali sui media e sui social? Io proprio non ci capisco più niente…. o sparano programmi impossibili ritenendoci dei bischeri che non sanno fare due conti, oppure si buttano addosso fango e melma a camionate”.
Secondo avventore: “ Non solo questo , amico mio. Hanno copiato e importato il peggio delle campagne elettorali americane e se le cantano e se le suonano senza esclusione di colpi bassi e proibiti, sputtanandosi da mattina a sera. Sparano menzogne infantili su reati inesistenti come quello sulle mancate donazioni personali dei cinque stelle che non hanno evaso alcuna legge e quindi è solo un loro problema personale e di rispetto dei codici interni di partito. Inoltre su questa accusa si mettono nel ridicolo perché sai quanti deputati e senatori delle altre liste non hanno restituito soldi non da ridare ai cittadini , ma al mantenimento interno dei loro partiti? Per me i cinque stelle sono un po’ asini, ma con questa accusa siamo proprio al bue che dà del cornuto all’asino”.
Terzo avventore: “ Avete proprio ragione. Si sente parlare poco di programmi di difesa del ceto medio, della sanità e dell’istruzione gratuite per tutti e della difesa dei valori repubblicani scritti nella nostra Costituzione. Quei pochi che lo fanno sono quasi dei clandestini sui media e sopratutto nelle televisioni. Ho il sospetto che ci sia dietro tutta una regia per mandare poca gente a votare e così quattro gatti, come avviene da decenni in America, decidono pochi per tutti. Ma stessero accorti lor signori che il popolo non è bue e questa volta, anche se tutto è stato rinchiuso in una sola giornata e con una legge elettorale da schifo, a votare ci andremo in tanti e sceglieremo con la nostra testa e non con la loro propaganda”.
Quarto avventore: “ Amico, mi trovi davvero d’accordo. Il quattro marzo tutti a votare. E a votare con la propria testa da persone libere che guardano al loro domani e a quello dell’Italia . Tutti parlano di pareggio e di ritorno alle urne. Ma stessero attenti lor signori che, nonostante tutta questa campagna elettorale ammerikana (sì, con doppia m e con la K come si dice quando si allude agli interventi delle manine riservate) e come ben diceva, per altre questioni ben più universali ed importanti, padre Dante, stavolta “non è pareggio da picciola barca quel che fendendo va l’ardita prora, né da nocchier ch’a sé medesimo parca”. Altrimenti arriva davvero il peggio dell’America”.
Di fronte a tanta citazione e voglia di partecipazione al voto per scombinare tutti i sondaggi con cui ci ammorbano quotidianamente i media, quasi che il voto degli italiani fosse già avvenuto e quello virtuale fosse lo stesso di quello reale che verrà fuori il cinque mattina, il giornalista di strada trascrive , pubblica e invita tutti a partecipare al voto del prossimo quattro marzo, esprimendo la propria libera e segreta scelta.
Ivo Camerini