L’Etruria

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Vento forte: 4 milioni di euro la stima dei danni al patrimonio pubblico in provincia di Arezzo

Primo quadro della situazione relativo anche ad agricoltura, attività economiche e privati cittadini

Vento forte: 4 milioni di euro la stima dei danni al patrimonio pubblico in provincia di Arezzo


Mai come in questo caso sono i numeri a dare la misura della portata dell'evento di protezione civile del 5 marzo, causato dal vento forte: raffiche che hanno raggiunto i 140 chilometri orari, durata del fenomeno superiore alle 12 ore, 35.000 utenze ENEL disattivate, decine di strade bloccate, danni ancora da quantificare completamente ma che si possono ipotizzare ben superiori ai 30 milioni di euro. Per fare il punto della situazione il Presidente della Provincia Roberto Vasai, insieme al consigliere provinciale delegato Massimo Pacifici e al responsabile della Protezione Civile Nicola Visi, ha incontrato la stampa proprio nella sala operativa del Centro Situazioni, gestito anche in questa occasione di concerto con la Prefettura. “La prima cosa che mi preme sottolineare è proprio l'importanza di questa collaborazione tra le istituzioni, Prefettura in primo luogo, sulla quale abbiamo basato il nostro modello di protezione civile che, una volta di più, ha dimostrato di saper funzionare al meglio, grazie anche al supporto fondamentale degli oltre 100 volontari che si sono immediatamente attivati -, ha esordito Vasai. Siamo di fronte a una delle tante dimostrazioni dei cambiamenti climatici con i quali dovremo fare i conti, e il territorio deve farsi trovare pronto a affrontare e gestire le emergenze. Questa volta comunque dobbiamo fare i conti con un evento la cui eccezionalità è dimostrata dal fatto risulta il più intenso degli ultimi vent'anni, con danni già quantificati per il patrimonio pubblico, e cioè di Comuni, Provincia e Consorzio di Bonifica, che sfiorano i quattro milioni di euro. Oltre la metà di questi riguardano il Comune di Sansepolcro, che è quindi il più colpito, ma gravi danni hanno riportato anche le zone del Pratomagno, in particolare Piandiscò e Castelfranco, e in Valdichiana Cortona e Castiglion Fiorentino. Per ciò che riguarda l'agricoltura da una prima ricognizione dei danni effettuata in base all’osservazione diretta dei territori colpiti e dalle prime segnalazioni dei danni pervenute dalle aziende agricole e dalle organizzazione di categoria è possibile, ad oggi, fornire una stima di massima nell’ordine di circa 9 milioni di euro. I danni, in alcuni casi di grave entità come quelli verificatisi in alcune aziende agricole del comune di Sansepolcro, si riferiscono prevalentemente alle strutture aziendali quali fabbricati rurali di abitazione, stalle, fienili, capannoni e cantine danneggiati soprattutto, ma non solo, nelle loro coperture. Danni si registrano anche alle scorte aziendali, alle serre, ai tunnel serra e alle reti antigrandine spazzate via dal vento o gravemente danneggiate. La furia distruttrice del vento impetuoso non ha risparmiato neppure gli impianti arborei da frutto con particolare riferimento al patrimonio olivicolo che, in alcune aree dei comuni dell’alto Valdarno, ha subito notevoli danni per effetto dell’abbattimento di alcune migliaia di piante. Per i danni ai privati e alle attività produttive, invece, i Comuni hanno già le schede con le quali raccogliere i dati di aziende e cittadini, che dovranno presentare alla Regione, sempre tramite la Provincia, entro il 15 aprile. Da una prima stima, sommaria ed incompleta, effettuata da alcuni Comuni si evidenziano danni superiori ai 23 milioni di euro”, ha concluso il Presidente della Provincia.