Il piano straordinario di vaccinazioni per la somministrazione del vaccino antimeningococcico tetravalente, che copre i ceppi A-C-W-Y, prenderà il via il 6 maggio in Valdarno e l’11 maggio ad Arezzo.
Lo ha deciso l’unità di crisi costituita dalla nostra Azienda Sanitaria, che seguirà l’andamento di questa iniziativa, correggendo e modificando eventualmente il programma, anche in relazione alla risposta e alla richiesta che arriverà dal territorio.
E’ bene ricordare che non siamo di fronte ad una epidemia, ma ad un 'cluster epidemico', cioè un focolaio di casi che si manifesta in un arco temporale ristretto e in un determinato spazio geografico, con un numero di infezioni più elevato rispetto a quanto atteso. Per quanto riguarda la nostra provincia abbiamo avuto un caso in Valdarno, purtroppo con esito letale.
Il metodo migliore per bloccare la diffusione del batterio è la profilassi da somministrare nei 10 giorni successivi all’insorgenza dell’infezione, a coloro che hanno avuto contatti ravvicinati e diretti con le persone colpite. E sicuramente la vaccinazione, che adesso scatta con ampia disponibilità di vaccini (gratuiti) dagli 11 ai 45 anni di età, con maggiore importanza per la fascia di età inferiore ai 20 anni. Ottimo il periodo in cui si procederà, poichè il vaccino, per sviluppare una adeguata copertura, ha bisogno di due-tre mesi di tempo. E il batterio si diffonde maggiormente nei mesi del tardo autunno e in inverno.
La vaccinazione, oltre a tutelare le persone che vi si sottopongono, blocca la diffusione del batterio.
MEDICI DI FAMIGLIA E PEDIATRI IN PRIMA LINEA
Va detto che la vaccinazione non sarà obbligatoria, ma possibile e gratuita su base volontaria.
La Regione invita i ragazzi in età compresa fra gli 11 e i 20 anni a vaccinarsi. E’ la fascia di età che maggiormente frequenta ambienti chiusi, dalle scuole alle discoteche ai cinema, ai luoghi di ritrovo affollati dove maggiore è la possibilità di trasmissione e contagio.
La possibilità di vaccinarsi gratuitamente è offerta anche ai cittadini in età fra i 21 e i 45 anni.
Per poter procedere in modo diffuso e rapido, sono stati coinvolti direttamente i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta. Un po’ come accade da anni per le vaccinazioni antinfluenzali.
Quindi è al proprio medico che ci si deve rivolgere.
Le previsioni, nella nostra provincia, sono di circa 60-65.000 adesioni.
Si procederà secondo le maggiori priorità.
Si inizia in Valdarno dal 6 maggio.
Poi nella zona aretina l’11 maggio.
Nei giorni successivi (che saranno comunicati appena decisi), con le altre tre zone (Valdichiana, Casentino e Valtiberina).
Non c’è nessuna urgenza o fretta, perché chiunque è interessato potrà vaccinarsi. Medici e pediatri sono in grado di fornire tutte le informazioni e indicazioni del caso.
La Asl ha deciso di attivare dei numeri dedicati alle informazioni verso l’utenza sugli aspetti clinici. Saranno in funzione dalle 09,00 alle 12,00 dei giorni feriali: per il Valdarno 055966415 e 055966350 e per Arezzo 0575254969 e 0575255951.
Aggiornamenti in tempo reale saranno garantiti tramite il sito aziendale.
ALTRE FORME DI VACCINAZIONE
Se i medici di famiglia e i pediatri sono stati individuati come scelta principale per la vaccinazione, l’offerta sarà integrata anche con l’accesso negli ambulatori di Igiene Pubblica. In questo caso sarà necessario ricorrere alla prenotazione tramite Cuptel: il numero è 800575800; l’orario dalle 7,45 alle 17,30.
Le vaccinazioni presso le strutture della Asl prenderanno il via sempre il 6 maggio in Valdarno e l’11 maggio ad Arezzo, e nei giorni successivi nelle altre zone. Inutile chiamare adesso il Cuptel, perché solo dai prossimi giorni (e ne sarà data ampia informazione), il servizio Cuptel avrà a disposizione le agende per le prenotazioni.