L’Etruria

Ufficio stampa

Centro di Pma della Fratta di Cortona: “Diagnosi Genetica Preimpianto" da gennaio 2016

E' il primo centro pubblico italiano ad eseguirla

Centro di Pma della Fratta di Cortona: “Diagnosi Genetica Preimpianto" da gennaio 2016

– “C’è ancora molto da fare per garantire a donne e uomini il diritto alla procreazione. La sanità pubblica ha il dovere di offrire servizi di qualità in tutta Italia e non solo in alcune Regioni che hanno una sanità di maggiore efficienza come sono Toscana, Emilia, Veneto e Lombardia. Ma spetta proprio a queste Regioni anche essere punto di riferimento e di sperimentazione e trainare in tutto il Paese anche un cambiamento culturale.

Lo ha detto Emilia De Biase, presidente della commissione sanità del senato chiudendo i lavori di un convengo regionale organizzato a Cortona sulla diagnosi genetica reimpianto e la fecondazione eterologa.

“Vedo chiaramente – ha sostenuto la presidente De Biase – che il popolo italiano ha spesso paura della scienza e ancora la considera magia. Si fa confusione fra scienza e fantascienza E’ anche per questo che diventa complicato aprire una campagna sulle donazioni.”

Nel convegno cortonese si è fatto il punto sullo stato dell’arte nella nostra Regione, all’avanguardia in Italia. Strutture pubbliche e private convenzionate lavorano fianco a fianco, producendo anche notevole innovazione.

E’ stato annunciato che il centro Pma dell’ospedale Santa Margherita di Cortona sarà il primo in Italia ad adottare la da gennaio 2016 gennaio la Diagnosi genetica preimpianto, una vera e propria “amniocentesi anticipata”, non fatta sul feto, ma ancor prima sull’embrione, fino ad oggi severamente vietata dalla legge 40. Ora dopo dieci anni di battaglie è finalmente possibile alleviare, la coppia, anche della possibile delusione in fase progressiva della gravidanza inizialmente possibile solo nei centri privati, di Bologna o Roma, a costi estremamente elevati come la stessa procreazione assistita. Da Gennaio, in collaborazione con l’Università di Siena, si procederà a Cortona ad eseguire questa diagnosi che inizialmente - come afferma il direttore Luca Mencaglia - sarà un esame a cui sottoporre le coppie portatrici di patologie genetiche, e andrà in un secondo momento a sostituire quasi totalmente l’amniocentesi tradizionale”.

Oggi in Italia sono circa il 20 per cento le coppie in età considerata fertile che non riescono ad avere figli dopo due anni di tentativi. Siamo nell’ordine di 4 milioni di persone. “Non è più reato compiere la scelta nei casi in cui è finalizzata ad evitare l’impianto di embrioni affetti da gravi malattie trasmissibili che possono determinare gravi pericoli per la salute fisica e psichica della donna – è stato ricordato – e non si tratta di eugenetica ma di tutela della salute della donna stessa”.

Il Centro di Pma S. Margherita di Cortona, a totale gestione pubblica, è quello che ha eseguito il maggior numero di fecondazioni eterologhe di tutta Italia con un’altissima percentuale di successo, garantendo livelli di qualità eccellenti, in un contesto professionale, ma anche umano, che lo rende particolarmente attrattivo anche fuori dalla Toscana. 63 del fecondazioni eterologhe eseguite, di cui 35 eterologhe femminili e 28 maschili.
Al Centro di Pma S. Margherita di Cortona sono state viste da inizio anno duemila coppie: per 457 si è proceduto alla fecondazione in provetta di secondo livello, con un successo del 40%.


Nel corso dell’incontro a cui hanno preso parte anche la senatrice Donella Mattesini membro della commissione sanità del Senato, i responsabili dei centri Pma pubblici della Toscana (Cortona, Firenze e Viareggio), i commissari dell’azienda e della programmazione dell’area vasta sud-est Enrico Desideri e Valtere Giovannini, il direttore del centro di genetica dell’università di Siena,  Alessandra Renieri, il professione di Biodiritto dell’università di Firenze Gianni aldini, si sono esaminate anche altre esperienze e capacità specifiche della struttura ospitata nell’ospedale della Valdichiana.

Punto di eccellenza del Centro è l’Egg shearing, condivisione gratuita di ovociti, che favorisce l’approvvigionamento di donazioni, mentre altri centri italiani sono in genere costretti ad acquistare all’estero i gameti con costi elevatissimi che si aggirano dai tremila agli ottomila euro ciascuno senza garanzie di qualità e sicurezza. A Cortona, dopo la verifica delle condizioni di salute delle donne e degli uomini che si presentano per la fecondazione omologa, viene chiesto, di poter utilizzare gli ovociti e gli spermatozoi in soprannumero come donazione:  altissima risulta così la generosità di chi è messo nella condizione di generare.

Numeri importanti anche per le donne disponili al social freezing, una forma di “deposito” degli ovociti della donna che, per ragioni sociali, economiche, di salute, decida di non avere nell’immediato una maternità, ma di rimandarla senza perdere la possibilità di una gravidanza naturale. Anche in questo caso viene chiesto di donare una piccola parte dell’eccedente. Così il Centro di Pma S. Margherita di Cortona si propone, come risposta alla domanda non solo del proprio territorio e della Regione Toscana, ma anche dell’intero Paese.

“Fornire prodotti sicuri, di buona qualità – sostiene  Gianni Baldini, docente universitario, consulente della Regione Toscana, storico legale di tutte le battaglie per la modifica delle restrizioni della legge che costringeva le donne italiane ad andare all’estero per la fecondazione eterologa – con una banca locale come quella cortonese, è la più grande scommessa.”