Sempre sorridente e gioiosa Marta Melacci, imprenditrice agricola cortonese, la trovi tutti i giovedì e i sabati ai nostri mercati locali di Camucia e Cortona. Con il suo furgoncino bianco porta ai suoi numerosi clienti le verdure, la frutta e i prodotti dei suoi campi di Salcotto, cioè delle ultime terrazze del colle etrusco di Cortona, che vede i suoi orti stendersi ai piedi del “ vecchio addormentato” cantato dal maestro Franco Migliacci e che Marta, nonostante gli studi universitari fatti, non ha abbandonato, vincendone “la noia, l’abbandono e il niente”.
Le sue verdure e la sua frutta sono vere, genuine e biologiche specialità a km zero, che vanno a farsi bontà e gourmet per i palati raffinati dei tanti clienti affezionati, che, da oltre vent’anni, frequentano e assaltano il suo piccolo banco ogni giovedì a Camucia e ogni sabato a Cortona.
Mercati dove Marta continua la storia e la presenza di babbo Giuliano e mamma Lina , che, nonostante siano in pensione ormai da molti anni, continuano a darle una mano con l’entusiasmo e con la passione di due giovanotti fieri di questa figlia che , con tanta gentilezza ed empatia, continua il loro mestiere di ortolani cortonesi di una volta.
Spesso, nei giorni di libertà dal lavoro, è a dare una mano a Marta anche la sorella più grande Elisa, apprezzata infermiera della nostra sanità territoriale.
Come si vede anche dalle immagini della foto collage qui pubblicata, Marta è una ortolana cortonese a tempo pieno , che, nel podere di Salcotto, continua con successo e tanto amore la tradizione di un mestiere che nel Novecento, quando a Cortona c’erano ancora tanti ortolani, aveva visto protagonista prima suo nonno Martino e poi babbo Giuliano Melacci e mamma Lina Rotini.
Insomma, per dirla alla Rampello di Striscia la Notizia, Marta è un vero bene culturale vivente, che fa onore alla piccola e ormai rara agricoltura familiare cortonese. Chi può fa davvero bene a frequentare il suo banco di frutta e verdura nei mercati di Camucia e Cortona, allestito accanto al suo noto e riconoscibile furgoncino bianco, che spesso vede come autista e guardiano d’eccezione il suo amato babbo Giuliano; un pensionato ancora attivo, innamorato dell’agricoltura familiare, dei suoi campi terrazzati in Salcotto e super orgoglioso di questa figlia quarantenne, che, da donna cortonese all’antica, ha scelto di lavorare la terra e di portare avanti il mestiere semplice, ma ormai in via di estinzione, degli ortolani cortonesi dei secoli scorsi.
Ivo Camerini
