Nove sale - una in più rispetto al passato - dotate di postazioni multimediali, nuovi pannelli didascalici e vetrine espositive con centinaia di reperti - alcuni esposti per la prima volta - che testimoniano la presenza dell’Uomo sul Monte Cetona dal Paleolitico medio (oltre 50 mila anni fa) all’Età del Bronzo (secondo millennio a.C.). Si presenta così il nuovo Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona, ospitato al piano terra del Palazzo comunale di Cetona e riaperto al pubblico nel pomeriggio di sabato 15 novembre, dopo l’intervento di ammodernamento avviato nel settembre 2013 per renderlo più accessibile, moderno e interattivo. Per tutto il mese di novembre l’ingresso al nuovo Museo Civico sarà gratuito e fino a domenica 23 novembre la struttura sarà aperta, con orario straordinario, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 18.
Il nuovo allestimento e la valorizzazione del patrimonio archeologico legato alla storia del Monte Cetona sono stati presentati dal sindaco del borgo chianino, Eva Barbanera e dal direttore del Museo, Maria Teresa Cuda. Presenti, fra gli altri, i rappresentanti degli altri soggetti che hanno supportato il progetto: la Soprintendenza per i beni archeologici della Toscana, la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria, la Regione Toscana, l'Università degli Studi di Siena con il Dipartimento di archeologia e storia delle arti, la Fondazione Musei Senesi, GaL Leader Siena, l'Unione dei Comuni Valdichiana Senese e la Provincia di Siena.
L’allestimento. Le nove sale del nuovo Museo ospitano quattro sezioni cronologiche per approfondire la vita preistorica sul Monte Cetona dal Paleolitico all’Età del Bronzo passando per il Neolitico e l’Età del Rame. Ogni sezione conta sul supporto di postazioni multimediali e pannelli esplicativi. Fin dalla sua nascita, nel 1990, il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona ha voluto contestualizzare i reperti nel territorio da cui provengono, dando un’impostazione didattica all’esposizione e alla conoscenza dei reperti rinvenuti nel corso degli anni nelle numerose cavità di Belverde e nella Grotta Lattaia. A questi si uniscono quelli recuperati nella Grotta Beato Benincasa, a Monticchiello, e nella Grotta dell’Orso, a Sarteano.
I reperti. Tra i materiali che documentano l’ambiente naturale antico e la Preistoria del nostro territorio ci sono, in particolare, i resti di un mastodonte di età pliocenica, lo scheletro di un orso speleo, utensili in selce utilizzati dall’Uomo di Neanderthal, vasellame, oggetti in metallo, osso e pietra risalenti al Neolitico e all’età dei metalli. Grazie a una struttura rinnovata e moderna, il Museo completa la riscoperta della Preistoria locale insieme al Parco archeologico-naturalistico e all’Archeodromo di Belverde, che propongono un’esperienza di archeologia sperimentale per vedere da vicino e toccare con mano come viveva l’Uomo nella Preistoria sul Monte Cetona.
I promotori del nuovo Museo. Il nuovo allestimento e la valorizzazione del Museo sono stati promossi dal Comune di Cetona grazie a un finanziamento ricevuto nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale PSR 2007-2013 della Regione Toscana che ha coperto circa l’80 per cento dei lavori. Il Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona fa parte della Fondazione Musei Senesi e rappresenta una delle strutture culturali più importanti della Valdichiana senese, che conserva un ricco patrimonio museale e archeologico.
Il Museo Civico sui canali social. Per conoscere da vicino il nuovo Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona e scoprire il patrimonio storico e archeologico locale, è possibile seguire la pagina Facebook Museo Civico Cetona, il profilo Twitter MuseoPreistCetona e il profilo Instagram, MuseoPreistoriaCetona, seguendo l’hashtag #PreistoriaCetona.