Nel pomeriggio di lunedì 11 settembre 2023, la signora Vera Carpisassi Lunghi, già da oltre un anno non più in salute e ricoverata in una Rsa di Firenze, è tornata alla Casa del Padre. La dolorosa notizia arrivata subito a Portole ha colpito negli affetti più cari il figlio Franco, le nipoti Elisa e Simona, la nuora Mirella (e tutti gli amatissimi bisnipotini) che si sono recati immediatamente a Firenze.
Anche gli ultimi abitanti rimasti a Portole, Borgo Casale e Borgo Tornia, nonostante le bella età cui era arrivata Vera ( in agosto aveva festeggiato i novantanove anni in Firenze con tutti i figli e i loro familiari) si sono sentiti addolorati e in lutto per la perdita di una donna che, per tutto il Secondo Novecento ed ancora nei primi due decenni del nuovo secolo, è stata presenza importante, stimata e persona di riferimento per tutti gli abitanti della montagna cortonese. Il suo sorriso, la sua gentilezza nel servire i clienti della bottega e dell’omonimo ristorante sono nel ricordo di tutti, cosi come la sua forte fede e presenza nella vita religiosa domenicale nella Chiesa di Casale e in quella di Tornia.
Vera Carpisassi era nata l’ otto agosto 1924 ad Orte da Rosa Fradiani e Ruffino Carpisassi, lì arrivato come impiegato alle Ferrovie dello Stato. Assieme alla sorella Vilma, Vera visse nell’importante snodo ferroviario italiano la sua infanzia e la sua adolescenza che per lei furono davvero diverse rispetto alle altre donne cortonesi sue coetanee ed amiche che avrebbe poi incontrato nella nostra montagna: niente vita pastorale, ma scuole elementari ed avviamento professionale, giochi spartani da famiglia piccolo borghese e vita parrocchiale fatta di catechismo, accostamento ai sacramenti cristiani e partecipazione alla messa domenicale e alle pratiche devozionali religiose. Sul finire degli anni 1930 conobbe e si fidanzò con il cortonese Mario Lunghi, arrivato in Orte come aviatore presso il deposito aereonautico.
Partito Mario per i fronti di guerra (Grecia, Africa e poi deportazione in Germania) Vera vivrà il suo fidanzamento con una nutrita corrispondenza epistolare e , alla fine della seconda guerra mondiale, al ritorno di Mario dalla prigionia in Germania, il 25 febbraio 1946 celebrerà con lui le nozze nella Chiesa di San Biagio, ad Orte. E a Portole di Casale, parrocchia cortonese con un’altra chiesa dedicata a San Biagio, verrà ad abitare nel 1956 e qui, assieme al suo Mario, gestirà l’antica e nota bottega di alimentari, bar e tabaccheria, che, nel 1966, con grande intuito ed impegno, amplieranno nell’ormai rinomato (e conosciuto in tutto il mondo) Albergo-Ristorante Portole.
Vera, che nella nostra montagna ha rappresentato (assieme all’amato marito cui ora si è ricongiunta in Cielo) il mondo minoritario dell'Italia del cosiddetto piccolo è bello, che tanto caratterizzò l'economia del secondo Novecento in quella che veniva chiamata la Terza Italia, è stata il vero,fondamentale braccio destro di questa impresa commerciale e turistica della montagna cortonese messa in piedi da Mario Lunghi. Una donna impegnata nella costruzione aziendale familiare, ma, nel contempo, mamma premurosa dei tre figli che hanno allietato il loro matrimonio: Cesare, che diviene ingegnere presso il Genio civile di Firenze; Franco , che sostituisce il padre, dopo la prematura scomparsa, nella gestione dell’albergo-ristorante, Anna Rosa, che diviene impiegata in una struttura pubblica di Firenze.
Dopo tanto migrare tra gli esercizi commerciali del marito , che aveva attività anche in Firenze, Falconara e Lugo di Romagna, Vera ha vissuto la sua attiva e serena quarta età, dopo la morte di Mario, quasi sempre in Portole con il figlio Franco, la nuora Mirella e le nipoti Elisa e Simona, con la grande felicità di essere stata in ogni estate la vera patriarca di una grande famiglia allargata, che vedeva convenire per le vacanze a Portole sia il figlio Cesare con la moglie Antonella e i nipoti Francesco ed Eleonora sia la figlia Anna Rosa con il marito Moreno e la nipote Giulia.
Ancora nell’estate 2022, seppur molto acciaccata e sofferente , ha passato un intero mese nella sua Portole e ricorderò sempre (come i tanti altri montagnini che si fermavano a salutarla mentre la fida Nada l’accompagnava sulla bella terrazza che guarda il Lago Trasimeno) le sue belle parole di saluto e di ricordo verso tutti gli abitanti della montagna . Non dimenticherò mai il suo sorriso luminoso quando in quei veloci incontri dell’estate 2022 gli ho ricordato il suo Mario che negli anni 1960 al sabato veniva a casa dei miei genitori a comprare i “polli ruspanti e nostrali” di mamma Rina per i pranzi importanti della domenica al suo ristorante appena aperto.
Che la terra ti sia lieve, cara Vera, stimata e benvoluta nonna quasi centenaria di Portole, di Borgo Casale e di Borgo Tornia.
Ai figli Cesare, Franco, Anna Rosa, ai nipoti, alle nipoti, ai bisnipoti e ai familiari tutti le cristiane condoglianze dell’Etruria, assieme a quelle mie personali.
I funerali di Vera , si terranno nel pomeriggio di giovedì 14 settembre , alle 15,30, nella cappella del Cimitero monumentale di Cortona, dopo l’arrivo della salma da Firenze.
Nella foto, la signora Vera Carpisassi Lunghi seduta davanti alla sua bottega durante una delle ultime estati passate a Portole.
Ivo Camerini