L’Etruria

Redazione

Vendemmia 2022 in Valdichiana: ottima , ma ormai possibile solo grazie ai lavoratori stranieri

A rischio chiusura anche le aziende agricole a causa del caro energia

Vendemmia 2022 in Valdichiana: ottima , ma ormai possibile solo grazie ai lavoratori  stranieri

Una volta la vendemmia in Valdichiana era una festa autunnale del lavoro contadino , della solidarietà tra vicini ed amici che si ritrovavano insieme non solo  per condividere il piacere di Bacco, ma soprattutto per darsi una mano e passare una giornata da strapaese e da solidarietà concreta della piccola, ma essenziale economia agricola locale. Poi vennero le vendemmie degli studenti e degli operai avventizi che con gioia racimolavano qualche soldo per sé e le loro famiglie.

Con la pandemia covid tutto è cambiato  ed oggi purtroppo ( anche causa un reddito di cittadinanza dato ad oves et boves senza alcun controllo, cioè buttando soldi pubblici dalla finestra) non si trova più quasi nessuno per i lavori contadini e chi non è inserito nel giro sempre più industriale e speculativo dell'attività agricola mondiale rischia di essere emarginato e di dover chiudere sia per i costi da strozzinaggio dell'energia sia per mancanza di manodopera a prezzi ragionevoli o da minimo contrattuale.

Del problema ne ha parlato, con un ampio e preciso servizio giornalistico sulla vendemmia in Val di Chio ( Castiglion Fiorentino) , anche la Tv nazionale , cioè la Rai, nel programma Agorà. 

Il servizio di Agorà ha messo il dito nella piaga, cioè sul rischio di non poter più rimettere l'uva in cantina e trasformarla nell'ottimo, eccellente vino delle nostre terre apprezzato non solo in Italia , ma ormai in tutto il mondo.

Nel caso mostrato in Tv la proprietaria ha mostrato la sua vigna in Val di Chio ( non riportiamo il nome dell'azienda agricola per ovvi motivi di pubblicità)  e ha denunciato le difficoltà che quest'anno ha dovuto affrontare per salvare e portare in cantina la sua ottima uva. Sopratutto, oltre alla denuncia sui costi energetici ormai insopporatbili per la sua azienda, ha messo in evidenza come abbia potuto vendemmiare solo con la disponibilità a fare ore di lavoro straordinario dei suoi soli salariati agricoli in quanto, dopo la pandemia,  non si trovano più lavoratori stagionali e quindi ha ringraziato i suoi pochi dipendenti fissi polacchi, che in numero davvero esiguo sono riusciti a portare a termine la vendemmia 2022.

A questo ringraziamento della titolare verso Luciana, Cristoforo e Marcello, polacchi  che lavorano in Val di Chio da molti anni e che sono consociuti da tutti per la loro serietà, profesionalità e voglia di lavorare, si aggiunge anche il grazie del nostro giornale, che da sempre è attento alle problematiche delle terre cortonesi, castiglionesi e della Valdichiana. 

Nella foto collage  di corredo, Luciana , Cristoforo e Marcello mostrati al lavoro nella vigna di Val di Chio e intervistati durante il servizio Tv di Agorà. A loro un sincero: "dzięki polskim przyjaciołom, którzy przyjeżdżają do Włoch, zrobiłeś sobie drogę z honorem i sympatią ".

Ivo Camerini