Un otto dicembre bagnato quello vissuto a San Pietro a Cegliolo quest’anno. Ma la pioggia ha portato fortuna e ha reso ancora più affettuosa, contadina e valoriale la storica festa che coniuga, in maniera sapiente ed unica, fede cristiana,civiltà cortonese, cultura,dialetto e cucina povera.
I cegliolesi, che anche quest’anno, per grazia del Signore, si sono ritrovati, sotto la guida del nuovo parroco di tutta la pievania della Valle del Loreto Don Sevère Boukaka, a festeggiare ancora una volta il loro novantaquattrenne parroco onorario Don Ferruccio Lucarini, alla fine della giornata erano stanchi, ma felici per la riuscita della loro festa, seppur bagnata dalla tanto attesa pioggia.
Dopo la santa messa solenne del mattino, celebrata in un improvvisato tendone in piazza essendo la chiesa inagibile, e il pranzo al Circolo polisportivo della Valle del Loreto, nel pomeriggio, accanto alle due padelle più grandi del mondo, che hanno sfornato migliaia di ciacce, dopo la santa messa per i bambini, si sono svolti il consueto “Premio di Poesia in Dialetto Chianino” e la consegna del “Premio speciale civiltà contadina 2017”.
Il Premio Speciale Civiltà Contadina è stato assegnato quest’anno a Francesca Basanieri , “primo sindaco donna di Cortona e figlia illustre della Val di Loreto, per aver promosso, nella sua azione istituzionale e civile, i sentimenti e i valori della civiltà contadina”.
Ha consegnato il premio ad una Francesca, davvero emozionata e accompagnata dalla figlioletta Margherita, il novantaquattrenne don Ferruccio Lucarini, una significativa autorità morale e religiosa della nostra Cortona. Don Ferruccio,“l’ultimo prete contadino” vivente, come è stato definito in un libriccino pubblicato da pochi mesi in suo onore, ripercorrendo le tappe del suo ministero nella vallata, ha ricordato a Francesca la stima e l’amicizia verso di lei e la sua famiglia e soprattutto di averle somministrato i sacramenti cristiani del battesimo e della comunione.
Francesca Basanieri, che nell’occasione ha saputo uscire dal suo ruolo istituzionale, nel suo sentito intervento di ringraziamento, ha avuto parole di grande affetto per l’anziano parroco cortonese ed ha voluto ringraziare la giuria e tutti i cegliolesi per l’assegnazione di questo premio, che nel passato era stato ricevuto da personaggi come Frances Mayes,Franco Migliacci e Pierre Carniti.
Il premio civiltà contadina 2017 è stato arricchito da una pregevole litografia dell'artista aretina Olimpia Bruni , che lo ha consegnato personalmente a Francesca Basanieri , come si può vedere nelle foto della gallery qui allegata.
Quest’anno la Giuria ha assegnato anche un Premio Speciale alla memoria di Alessandro Scarpaccini, illustre cortonese autore della raccolta di poesie dialettali “El repo de’ Chiéna” e deceduto prematuramente nel luglio scorso. Ha ritirato il premio a nome della vedova ,la pittrice Donatella Marchini, impossibilita a partecipare per motivi di salute, la dr.ssa Isabella Bietolini, amica di famiglia. Le ha consegnato il premio Francesca Basanieri, rientrata nel suo ruolo istituzionale di sindaco del nostro Comune, che da sempre patrocina questa manifestazione di cultura popolare.
Subito dopo Roberto Egidi, vicepresidente della Banca Popolare di Cortona, ha consegnato il Primo Premio dell’edizione di poesia in dialetto chianino 2017 a Donatella Poesini , vincitrice con la poesia “I tempi son cambièti”. Nel suo intervento di saluto il vicepresidente della BPC ha ricordato come la banca cortonese sia “sponsor dell’evento fin dal suo nascere nel lontano 1994” e, avendo la banca attenzione ed amore alla cultura popolare ,ha invitato “il fondatore del premio a continuare a lungo nel promuovere il premio e ad istituzionalizzarlo in quanto quest’iniziativa è importante per recuperare i valori della civiltà contadina e davvero unica nel suo genere”.
Prima della pièce teatrale su “Pasquèle de la Cermentosa” , improvvisata dai noti e simpaticissimi poeti dialettali Rolando Bietolini e Carlo Roccanti , che ha riscosso applausi a scena aperta, è stato consegnato a Libero Vespi il Premio Val di Loreto per la poesia “L’ultomo Préte contadino”. Ha consegnato questo premio il direttore de L’Etruria, Enzo Lucente, che, portando il saluto del nostro giornale agli intervenuti, ha ricordato l’attenzione e il grande spazio che il nostro quindicinale dà alla cultura popolare e al premio cegliolese “pubblicando dal 1994 le poesie che partecipano alla benemerita manifestazione voluta da Camerini e accolta da don Ferruccio, quale positivo connubio con la sua Sagra della Ciaccia Fritta messa in piedi nell’ormai lontano 1972”.
Avendo avuto il consueto piacere ed onore di presentare l’evento, seppur sotto l’umido di una pioggia che ha regalato qualche “inzuppatura” di troppo agli impagabili organizzatori della festa cegliolese, concludo questa cronaca ringraziando ancora il Comune per il patrocinio concesso, la BPC per la preziosa sponsorizzazione e soprattutto rinnovando un grazie di cuore a Paolo Caterini,a Nicola Ottavi, a Loriano Biagiotti, alle sapienti e bravissime cuoche e a tutti i volontari che si sono prodigati con loro per la riuscita della Sagra e del Premio. Un grazie speciale agli amici sempre verdi Carlo e Rolando, a Don Sevère, al suo consiglio pastorale guidato da Loretta, Gloria, Ernesto,Roberto e , naturalmente al caro, mitico Don Ferruccio Lucarini, ultimo prete contadino cortonese e ancora giovanotto in gamba nonostante gli ormai vicini novantacinque anni.
Ivo Camerini