In relazione ad articoli di stampa, circa la presenza di liquidi “sospetti” che fuoriuscirebbero dal depuratore di Monsigliolo di Cortona, si informa che questa Agenzia ha effettuato un prelievo delle acque nell'ambito di un controllo programmato il 10-11 febbraio scorso, le cui analisi sono in corso.
In quella occasione il rapporto dei tecnici dell'Agenzia, che hanno ispezionato il sito, ha evidenziato la necessità di provvedere alla pulizia di un tratto del fosso nel quale arrivano gli scarichi del depuratore.
Il gestore ha provveduto a mantenere la parte di sua competenza del fosso, mentre sembra che non altrettanto abbia fatto il Consorzio di bonifica, per il restante tratto. Questo ha comportato un accumulo di materiali e presenza di vegetazione che rallenta e parzialmente inverte il fluire delle acque del fosso verso l'Esse. Tale fenomeno, come di prassi, è stato segnalato ai soggetti competenti.
Occorre inoltre precisare che, contrariamente a quanto si asserisce, il Dipartimento ARPAT di Arezzo ha ricevuto una segnalazione dal locale Comitato di tutela delle acque solo il 13 scorso. Alla segnalazione era allegato un rapporto di prova con gli esiti dell’analisi delle acque che il Comitato ha fatto effettuare resso un laboratorio privato. Secondo tale analisi si sarebbe verificato il superamento dei limiti per i parametri COD e BOD (rispettivamente domanda chimica e domanda biochimica di ossigeno).
Tuttavia non siamo a conoscenza del punto di prelievo, mentre la normativa prevede uno specifico punto di campionamento che permetta di caratterizzare lo scarico senza interferenze con altre sorgenti di contaminazione.
Comunque è stato contattato un rappresentante del Comitato al fine di individuare con esattezza, nel nostro prossimo controllo, il punto in cui è stato prelevato il loro campione.