"Altro che Freccia Rossa, qui se non ci si sveglia e non ci si rivolta ci mandano la stazione in serie C, riducendola ad una semplice fermata per treni regionali Arezzo-Chiusi e viceversa. E' per questo che assieme ad altri cittadini martedì 26 giugno alle 21,30 ci ritroveremo al Centro sociale per decidere il da farsi e , se del caso, aprire una vera e propria vertenza con coloro che a Firenze e a Perugia vogliono regionalizzare Terontola facendo di Arezzo l'unica stazione nazionale della Valdichiana. Far terminare la Foligno-Terontola ad Arezzo sarebbe andare contro la storia secolare dello sviluppo di Cortona e del Trasimeno. Io non ci sto a vedere la mia stazione che negli anni 1990 era ancora tra le più importanti d'Italia ridursi così in malora e , dopo la chiusura della Cantarelli, decretare la morte di un villaggio che è divenuto città. Voi dell'Etruria dovete darci una mano diffondendo la nostra protesta".
E' un fiume in piena Enrico Mancini quando, verso le tredici di meroledì venti giugno, mi raggiunge telefonicamente in quel di Roma dove sono a fare volontariato culturale pro-bono Cortona , regalando la mia seconda delle quattro giornate di lavoro informatico per la digitalizzazione dell'Etruria di Farfallino, presso un' importante azienda web che opera in Italia e all'estero nel settore digitale dei beni culturali.
Nonostante non mi sia possibile parlare a lungo in quell'ambiente e debba rispondere quasi sottovoce, tranquillizzo l'ex-assessore Mancini, un terontolese ad honorem in quanto ha passato gran parte della sua vita lavorativa proprio nel box-office della biglietteria della nostra amata stazione e lo ringrazio per la passione giovanile del suo cuore socialista e democratico che ancora sa vivere, con attenzione al bene comune, il suo impegno civico e di militanza politica nobile, senza tornaconto personale. Gli ricordo che l'Etruria è da febbraio che ha aperto una ben precisa battaglia per Terontola e la sua stazione e gli assicuro che il giornale è a completa disposizione sua e di tutti i terontolesi per quella battaglia di popolo invocata anche dal direttore Lucente ancora nel numero cartaceo del trenta di maggio.
Pertanto, anche a nome del direttore e di tutta la redazione, L'Etruria assicura quella modesta copertura gionalistica che la riunione del ventisei sera merita, invitando fin d'ora tutti i terontolesi ad intervenirvi ed auspicando che il Comitato cittadino che Enrico Mancini sta mettendo in piedi parta alla grande. Per noi Enrico Mancini, vista anche la sua competenza in questo campo, è davvero il "for president" della situazione.
Ivo Camerini