Ad un anno dalla sua scomparsa domenica 26 luglio alle ore18:30 nella chiesa di San Domenico a Cortona è in programma una messa in ricordo di Marcello Capacci.
Il nostro giornale si affida alle parole delle cugine Ilaria e Giorgia Capacci per ricordarlo.
Il 25 luglio prossimo sarà un anno che nostro cugino Marcello Capacci ci ha lasciato, dopo nove mesi di sofferenze, in seguito al grave incidente di cui era stato vittima. Ilpensiero corre a lui costantemente ma ci tenevamo a ricordarlo in questa occasione sul giornale L’Etruria, che lui leggeva abitualmente e a cui era legato.
In questo periodo, in cui la percezione del tempo è stata anche alterata dal lungo lockdown dovuto al Covid 19, prevalgono in chi gli voleva bene ancora le due reazioni iniziali: l’incredulità e il forte senso di vuoto. Non si riesce infatti a farsi una ragione della morte di una persona ancora giovane e in salute. Tante volte in questi mesi ognuno di noi ha dovuto frenare l’istinto di prendere il telefono e fargli una chiamata o mandargli un messaggio. Proprio durante la fase più violenta della pandemia di Coronavirus, ci siamo chiesti tutti: “Cosa farebbe
Marcello? Cosa mi consiglierebbe? Che parole di conforto avrebbe?”
Insomma, sebbene siano passati quasi 365 giorni dal quel terribile 25 luglio, ognuno di noi ha la sensazione che Marcello sia ancora qui e possa tuttora darci consigli, raccontarci aneddoti o sostenerci nei momenti di difficoltà.
L’altra dolorosissima sensazione è il terribile senso di vuoto che ha lasciato in tutti noi, a cominciare dalla sua anziana madre. Chiunque abbiamo incrociato in questi mesi a Cortona non ha fatto altro che confermare il nostro stesso pensiero: Marcello manca per la sua sensibilità, gentilezza e disponibilità che dimostrava a tutti, dai clienti della farmacia per la quale lavorava ai suoi parenti ed amici. Non crediamo che questa mancanza potrà mai essere colmata in chi lo ha conosciuto e gli è stato vicino. L’unica piccola consolazione per noi parenti è quella di aver legato con persone che gli volevano bene e che non conoscevamo.
In questi mesi ci è capitato di parlare di Marcello con i suoi amici di infanzia. In alcuni casi abbiamo instaurato rapporti telefonici con qualcuno di loro e sentirli, parlare di nostro cugino ci faceva stare un pò meglio, come avviene sempre nella condivisione di un dolore. Una sua amica di lunga data, a cui abbiamo chiesto un ricordo da riportare qui, ci ha risposto: “Tante sono le cose che ce lo ricordano ma sono scritte in un lungo pezzo di vita che rimane chiuso dentro di noi. Marcello resta per noi l’amico vero, un amico per sempre”.
Ilaria e Giorgia Capacci