L’Etruria

Redazione

Ad un passo dall’azzurro del cielo e del Lago Trasimeno

I carabinieri forestali di Cortona e Castiglion Fiorentino incontrano L’Etruria

Ad un passo dall’azzurro del cielo e del Lago Trasimeno

In queste mattinate di inizio di primavera, come ogni anno, su nella Fortezza di Girifalco, il cielo è terso e lo sguardo vola per quasi trecento sessanta gradi dalla Valdichiana fino ai monti Ginezzo e Sant 'Egidio. Girifalco è un punto di osservazione strategico per chi vuole avere sotto controllo l’ ambiente, la natura ricca e meravigliosa delle terre cortonesi ed è lì alle sette e mezzo di venerdì 29 aprile che incontro i nostri carabinieri forestali. Quando arrivo sui prati della fortezza medicea,sopra il Santuario di Santa Margherita, il maresciallo ordinario Massimo Di Carlo e  il carabiniere Paola Cimarello sono già in servizio a dare il loro buon giorno alla straordinaria bellezza naturale dei monti, delle colline e delle pianure cortonesi.

Scattate le foto che qui pubblico a corredo e lasciati da parte i saluti e il galateo istituzionale di ogni 'buon giorno all’antica',  mi fermo proprio sul pratone , ormai vestito di verde, della nostra Fortezza medioevale per una chiacchierata con i nostri due giovani forestali, che rappresentano davvero la meglio gioventù Italiana e che servono con grande competenza e passione lo Stato e la storica, benemerita famiglia dei carabinieri italiani.

Ecco qui di seguito la breve, essenziale chiacchierata intercorsa con Massimo e Paola, proprio sulla sommità del colle di Cortona, ad un passo dall' azzurro del cielo e del lago Trasimeno.

Caro Maresciallo Di Carlo, voi siete oggi gli alfieri, i difensori principali e nobili di un valore universale che da pochi mesi ha trovato casa esplicita nei principi fondamentali della  bella e impegnativa  Costituzione della Repubblica Italiana. Mi riferisco alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli animali, inserita, dal febbraio scorso,  nell’ articolo nove, assieme al patrimonio artistico e culturale italiano. Con questa modifica costituzionale i carabinieri forestali assumono ruoli e funzioni di primaria importanza e, se è possibile rispondere, Le chiedo: cosa farete concretamente adesso per potenziare il vostro ruolo di operatori ed angeli custodi dell'ambiente, dell'habitat cortonese e castiglionese?

“L’introduzione nella Carta Costituzionale della tutela dell’ambiente - mi risponde  il maresciallo Massimo Di Carlo- sancisce una tappa storica nel riconoscimento di quanto esso sia importante per la nostra vita, ed è frutto del lavoro fatto nel passato da parte di coloro che si sono adoperati per questo risultato. Tuttavia, pur fermandoci un attimo a gioire, dobbiamo essere già proiettati oltre a costruire quelli che saranno i riconoscimenti futuri, che passano sia attraverso un costante lavoro di controllo del territorio e repressione degli illeciti, sia attraverso l’educazione e l’informazione.” 

Dagli ormai lontani tempi degli anni 1950 del Novecento  la Stazione Forestale di Cortona ha sempre avuto un rapporto di grande stima e collaborazione con la popolazione locale. Oggi che la vostra Stazione, comprendendo anche Castiglion Fiorentino , è territorialmente cresciuta quale  rapporto esiste tra voi carabinieri forestali e la gente cortonese e castiglionese?

Assicuro i lettori de L’Etruria - risponde il carabiniere Paola Cimarello- che anche  oggi siamo impegnati con successo a mantenere viva questa tradizione, cercando nella nostra attività quotidiana di bilanciare gli impegni per poter continuare ancora a dedicare del tempo a mantenere un rapporto costante con le persone, non sempre costituito dall’intervento esclusivamente nel momento del bisogno, ma fatto anche di supporto quotidiano, di informazione e consiglio.”

In  sintesi, è possibile avere per i nostri lettori un breve bilancio del vostro lavoro negli ultimi cinque anni e qualche informazione sui vostri progetti di lavoro a breve, a medio e lungo termine?

Negli ultimi cinque anni risponde il maresciallo Di Carlo- abbiamo raccolto la sfida che l’evolversi dei tempi ci ha proposto, dovendo sia mantenere vigile l’attenzione sui settori più tradizionalmente legati alla foresta, sia affrontare l’esigenza di intervenire in contesti sempre più ampi, con il crescere della sensibilità collettiva verso tutto quanto è ambiente. In questo non siamo soli, si tratta di uno sforzo collettivo e coordinato che attraversa trasversalmente tutte le articolazioni del Reparto Forestale dell’Arma dei Carabinieri sul suolo italiano, in collaborazione con tutte le forze in campo che contribuiscono al mantenimento dell’ordine, primi fra tutti i colleghi del reparto territoriale con i quali viene rinnovata la sinergia già dimostrata in passato.

Dopo questa breve, ma interessante chiacchierata istituzionale, chiedo al maresciallo Di Carlo di poter visitare i locali della Stazione, che si trovano nel Centro storico di Cortona, in una piccola piazzetta a due passi dal Duomo. La visita avviene a fine mattinata e nei locali non ampi di un edificio  accessibile quasi solo a piedi, ma ben restaurato e trasudante storia da ogni sua pietra, scopro la forza e la bellezza di una istituzione che tiene al suo passato e alla sua storia.

Negli uffici modernamente attrezzati e dominati dalla rivoluzione informatico-digitale, come del resto oggi avviene in tutta la Pubblica amministrazione e nelle Forze dell’Ordine, noto un quadro di sinossi storica che denota il grande rispetto dei Carabinieri forestali per la loro storia , per il loro passato, per coloro che hanno costruito e guidato questa Stazione forestale.

Il quadro riporta i nomi dei comandanti della Stazione. Con il maresciallo Massimo e la carabiniera Paola  ( chissà se il femminile di carabiniere  è corretto, ma senz’altro qui nel nostro giornale è ammesso) si leggono e commentano i tanti nomi che l’elenco riporta. A me, figlio della montagna cortonese, richiamano storie e aneddotti di vita importante  e per molti di questi faccio brevi commenti che, con mio piacere,  il carabiniere Paola Cimarello (ultima arrivata alla stazione, viterbese doc  e oggi nella sua divisa d’ordinanza molto somigliante  a Maria Chiara Giannetta, la carabiniera televisiva di don Matteo) ascolta con interesse. L’elenco è lungo, ma  i nomi riportati meritano ricordo e gratitudine e li riporto  tutti. Si va da Bonetti Corrado a Di Carlo Massimo, passando per nomi quasi mitici come Baldacci Carlo, Ceccherini Giuseppe, Pozza Gian Alberto, Alloisi Umberto, Vannoni Alfredo ( che ebbi l’onore , il piacere di intervistare nel giugno 2006), Antonelli Alessio Galantini Alessandro e Fanfani Filippo.Gli altri nomi dei comandanti succedutesi nel tempo in questa stazione sono: Del Favero Ottavio, Bedini Giuseppe, Panari Nazzareno, Fraioli Gerardo, Marchesi Secondo e Renilli Giovanni.

Nel salutare Massimo e Paola, davvero due simpatici, competenti e appassionati professionisti dei Carabinieri Forestali,un doveroso pensiero di amicizia (e di  ringraziamento per aver concesso questo incontro giornalistico) va al Tenente Colonello Ida Pernazza , comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Arezzo. Nel congedarmi lascio al maresciallo Di Carlo i saluti de L’Etruria e quelli miei personali per l'Appuntato Scelto Qualifica Speciale Andrea Brogi, castiglionese ed appassionato  lettore del nostro giornale , che nei mesi scorsi aveva fatto da tramite per questo incontro giornalistico e che , in febbraio,dopo tanti anni di servizio a Cortona , si è trasferito a Roma per coltivare la sua passionedi aereonautica militare.  

Cari Massimo e Paola ,come ben sapete , la vostra Stazione cortonese  del Corpo Forestale è molto amata e assomiglia molto a quella alpina dell’Alto Adige resa famosa da Rai1 con la finction “ Ad un passo dal cielo”. Allora un grazie sincero  per il tempo concessomi e tanti auguri di buon (e ancora  lungo) lavoro di fruttuoso servizio alle comunità di Cortona e Castiglion Fiorentino  e alle nostre meravigliose terre  di Valdichiana.

Ivo Camerini