Martedì 5 luglio, nella chiesa di S.Filippo, a Cortona, si è svolto il concerto: Il Suono della Rinascita, organizzato dall’Associazione per il recupero e la valorizzazione degli Organi Storici della Città di Cortona in collaborazione con Cortona Cristiana: all’Organo Parlicini del 1719 il Musicista Massimiliano Rossi.
La serata si è aperta con un ricordo dell’Ing Gian Carlo Ristori, fondatore e presidente dell’Associazione fino alla sua scomparsa, avvenuta un anno fa.
A ricordare questa grande figura, appassionata di Musica e della sua Cortona, è stato il Dott.Mario Aimi, che ha condiviso il percorso dell’Associazione sin dalla sua fondazione.
Questi i tratti salienti del suo intervento:
“...Io posso rendere testimonianza del percorso di oltre 20 anni di vita dell’Associazione. Nel 2000 venni contattato telefonicamente da Ristori il quale mi chiese la disponibilità ad entrare a far parte di una costituenda Associazione che si sarebbe occupata della promozione del restauro dell’importante patrimonio organario custodito nelle Chiese di Cortona che si trovava in pessimo stato di manutenzione e pertanto non utilizzabile. Un po' perplesso da tale inusitata richiesta risposi a Ristori che io non sapevo nulla di organi musicali in generale e di quelli cortonesi in particolare, ma che per l’amore che nutro per la mia città ero a disposizione, soprattutto per la possibilità di svolgere un lavoro di pubbliche relazioni a favore della Associazione nel contesto cortonese e quindi la mia risposta fu affermativa. Il motivo per cui fui spinto a “ dir di sì” fu soprattutto la serietà e lo spessore etico e culturale di Ristori. Non avevo una conoscenza personale con lui ma c’era una vecchia amicizia tra le nostre famiglie: sua madre era stata la mia carissima maestra e suo padre aveva lavorato per tutta la vita con mio padre. Conoscevo l’ingegner Giancarlo Ristori in maniera superficiale in quanto era sempre vissuto lontano da Cortona e le sue apparizioni in città erano sporadiche e molto riservate.
Confesso che la sua richiesta mi stupì e mi lasciò perplesso ed incuriosito, soprattutto su quale sarebbe stato l’esito della operazione. Comunque decisi lì per lì di partecipare a questa nuova, interessante sfida. Non sapevo quanti e quali fossero gli organi di cui ci saremmo dovuti occupare e soprattutto non ne conoscevo minimamente lo stato.
Così cominciai la mia avventura e nei primi contatti compresi immediatamente con chi avevo a che fare. Il Ristori non era certo il solito superficiale che fa le cose “tanto per fare”, era uno che portava in fondo gli impegni presi, con grande tenacia, determinazione e con una notevole cultura musicale. Mi parve singolare il fatto che per tutta la vita, dal punto di vista professionale si fosse occupato di tutt’altro. Aveva lavorato in un grande Gruppo internazionale operante nel settore dell’energia, ricoprendo nel lungo periodo incarichi di vertice , in Italia e all’estero. Al termine di un decennale incarico presso una Associazione confindustriale, tornava nella sua città per dedicarsi a progetti di conservazione del patrimonio storico dedicandosi alle sue due grandi passioni: la musica e la sua amata Cortona. Questo suo percorso professionale spiegherà la sua capacità di gestire anche l’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli Organi Storici della Città si Cortona con lo stesso metodo e la stessa determinazione.
Iniziammo così questa grande avventura prendendo atto del fatto che veramente gli organi cortonesi erano straordinariamente importanti ma costituivano un grande tesoro completamente abbandonato da oltre mezzo secolo di incuria da parte della proprietà. Basti pensare allo scempio compiuto su organi importanti come quello di S. Francesco definitivamente disperso.
Cominciammo a fare opera di proselitismo cercando l’adesione di nuovi soci con il metodo porta a porta, ed in questo consisteva soprattutto il mio ruolo. In poco tempo arrivammo ad essere un cospicuo numero di aderenti (oltre 120 di cui molti stranieri). L’attività concertistica era certamente fondamentale per la crescita del’Associazione, ma avevamo un unico, piccolo, organodisponibile all’uso che era quello della chiesetta delle Suore Clarisse. Era uno strumento che, costruito nella prima metà dell’800 da Giacobbe e Serafino Paoli, di Campi Bisenzio, era stato restaurato nel 1970 sotto la direzione di Pier Paolo Donati. Era un piccolo gioiello ed i concertisti che chiamammo furono tutti di alto livello, basti pensare al grande maestro Christopher Stembridge ed al Prof Giacomelli. L’accoglienza delle Suore Clarisse, in particolare dell’Abbadessa Suor Chiara, fu commovente e ci permise di crescere nel numero dei soci e soprattutto nella passione e nell’entusiasmo dei partecipanti. Questo fu il punto di partenza sicuramente positivo e cominciammo anche ad organizzare Master Class con la partecipazione di allievi italiani e stranieri, sotto la guida del maestro Stembridge.
Negli oltre 20 anni di attività dell’Associazione sotto la sapiente direzione di Ristori il cammino è stato lungo e le realizzazioni sono state veramente eccezionali. Mi limiterò a ripercorrere le tappe fondamentali di questo cammino ricordando in primis i partner coinvolti in questa avventura che ci hanno sostenuto in maniera tangibile e che ringraziamo: il Comune di Cortona, la CEI, la Soprintendenza ai beni culturali, la Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze e la Banca Popolare di Cortona, il senatore Italo Marri ma soprattutto i soci che hanno creduto in noi e ci hanno seguito fiduciosi. Ristori con il suo rigoroso metodo imprenditoriale, con la fiducia che riscuoteva da parte di privati, Enti pubblici ed Associazioni è riuscito in un’opera che definirei irripetibile e di cui godranno le generazioni future.
Mario Aimi passa quindi ad elencare gli Organi restaurati dall’Associazione nei suoi vent’anni di attività:
- l’Organo del Monastero della S.S. Trinità ubicato nella primigenia chiesetta delle Cistercensi. L’organo fu costruito nel 1833 da Giosuè Agati con i figli Giovanni e Nicomede in Pistoia e fu restaurato da Dell’Orto e Lanzini ed il concerto inaugurale fu tenuto dal grande maestro Tagliavini.
- l’Organo della Chiesa di San Cristoforo, costruito nel 1856 da Giovanni Banci di Castiglion Fiorentino, autodidatta, orologiaio, che aveva imparato a costruire organi dall’Agati collaborando ai lavori di costruzione dell’organo della Chiesa del Gesù a Castiglioni.
- l’organo della Chiesa di S. Girolamo, sconosciuta ai più, ubicata all’interno dell’Istituto di Santa Caterina da Siena; fu costruito dalla famiglia Paoli di Campi Bisenzio ed I lavori di straordinaria manutenzione furono eseguiti gratuitamente da un gruppo di giovani organari inglesi che soggiornarono a Cortona per studiare come erano progettati e costruiti i nostro organi antichi. Fu veramente una buona opportunità e l’organo anche se poco utilizzato è tuttora funzionante.
- l’organo di San Domenico, costruito da Luca di Bernardino da Cortona nel 1547 con la collaborazione del nipote Agostino di Baccio e modificato nel 1760 da Francesco Fedeli. Il restauro fu eseguito da un valente restauratore emiliano, Marco Fratti nel 2007 e lo strumento fu suonato ed apprezzato dal maestro Tagliavini e perfino dal grande Gustav Leonhardt. Questo è certamente lo strumento più prezioso che esiste in Cortona.
- l’Organo della Chiesa di Santa Maria Nuova, l’insigne Collegiata. Lo strumento fu costruito nel 1613 da Cesare Romani, cortonese, con la collaborazione del figlio Agostino; è stato restaurato nel 2008 da Francesco Zanin di Codroipo e si trova in una cantoria lignea in Cassa secentesca addossata alla parete, dipinta e dorata. E’ uno strumento bellissimo su cui sono state eseguite anche registrazioni discografiche. Purtroppo allo stato attuale necessita di interventi immediati dovuti ai pipistrelli, che lo hanno scelto come loro dimora.
- Contemporaneamente terminarono i lavori sull’organo della Cattedrale, costruito da Antonio Ducci, fiorentino, nel 1839 anche con il reimpiego di materiale fonico cinquecentesco proveniente dal primigenio organo costruito da Giovanni d’Antonio da Siena, il mitico Piffero. Fu restaurato da Dell’Orto e Lanzini nel 2008 ed è uno strumento molto utilizzato per la liturgia e per i numerosi concerti eseguiti.
- l’ultimo intervento è stato sull’organo settecentesco che si trova nella Chiesa dei Santi Biagio e Cristoforo all’Ossaia. L’Organo fu costruito nel 1780 da Giovanni Zanetti, nato a Volterra. L’organo è stato restaurato nel 2010 da Riccardo Lorenzini.
Questo è lo straordinario lavoro che è stato effettuato dall’Associazione per il Recupero e la Valorizzazione degli organi storici della Città di Cortona, con la sapiente direzione del suo Presidente Giancarlo Ristori che lascia così un patrimonio straordinario di strumenti costruiti in un periodo di quasi 5 secoli e che poche città possono vantare di possedere.
Un altro grande merito di Ristori è costituito dall’enorme lavoro d’archivio, che ha personalmente eseguito, e che è servito a fare chiarezza sull’attribuzione degli strumenti ai diversi costruttori, materia difficile ed in precedenza molto approssimativa.
A fianco dell’attività musicale Ristori ha pubblicato, negli ultimi anni, alcuni suoi libri riguardanti soprattutto la storia della sua città e ne ha tradotto uno dal francese della ricercatrice Celine Perol “ Poteri e società ai confini della Toscana tra il XV e XVI secolo” pubblicazione di straordinario valore scientifico.
Negli ultimi anni Giancarlo Ristori ha aggiunto un’ altro attività a quelle dell’Associazione : promuovere alcuni lavori di restauro di opere d’arte presenti in Cortona. Vorrei ricordare il restauro dello splendido piviale donato da Guglielmo Maetzke al Museo Diocesano, la promozione dei restauri dell’orologio della Torre del Comune, dell’affresco in San Cristoforo, della Statua di S. Margherita e della Cappella Votiva dei caduti cortonesi nella Prima Guerra Mondiale nella Basilica di Santa Margherita.
Giancarlo Ristori era nato a Cortona e per motivi di lavoro era sempre vissuto in altri luoghi ma si sentiva profondamente cortonese ed ha svolto un’opera straordinaria che lascia in eredità ai posteri.
A noi il compito di mantenere viva e proseguire questa sua meritoria opera. “
Mario Aimi ha raccontato anche aneddoti divertenti sulla sua esperienza nell’Associazione, racconti vissuti in prima persona e dopo i meritati applausi in ricordo dell’Ing.Ristori, il numerosissimo pubblico ha potuto ascoltare l’inconfondibile voce dell’Organo Parlicini, suonato magistralmente da Massimiliano Rossi.
La scelta dei brani è stata felicissima: da una parte hanno dato la possibilità all’Organo di esprimere la sua timbrica e dall’altra erano godibilissimi e creavano la sensazione di essere accarezzati dal suono.
Quando si ascolta la voce dell’Organo, si intuisce la magia che si crea tra musicista e strumento e si diventa parte di un’esperienza mistica, specialmente quando si ascoltano compositori vissuti tra la metà del 1500 e la metà del 1700, un’epoca in cui la composizione per organo raggiunse livelli d’eccellenza: J.E.Eberlin , J.P.Sweelinck, J.K.Kerll,e per concludere J.S.Bach nella Sonata in re minore, la trascrizione del Concerto per oboe di A.Marcello, che eseguita all’Organo, ha un fascino unico ed irripetibile, il cui primo movimento è diventato celeberrimo grazie al cinema.
In conclusione della serata, Mario Aimi ha ringraziato l’associazione Cortona Cristiana, il Comune di Cortona, che era rappresentato dal Sindaco Luciano Meoni e dall’Assessore Valeria Di Berardino; il Vicepresidente alla Regione Toscana Marco Casucci, che segue molto da vicino le attività dell’Associazione e Don Ottorino, Parroco della chiesa di San Filippo, da sempre appassionato cultore di Musica.
Un ringraziamento di cuore è andato a Massimiliano Rossi, “ l’Organista dell’Associazione Organi Storici”,come è stato definito da Mario Aimi, che ha riconosciuto così l’importante ruolo da sempre avuto da Massimiliano all’interno dell’Associazione e il lavoro che costantemente lo impegna nel controllo e nella gestione degli Organi cortonesi.
Associazione Organi Storici di Cortona