Procurarsi una vettura soddisfacente di seconda mano potrebbe richiedere una pausa di riflessione ed una ricerca supplementare.Semmai,essendo escluso per ristrettezze di bilancio l’acquisto di una vettura nuova, si potrebbe pensare ad una terza soluzione.Costruire un veicolo robusto,affidabile dalla meccanica essenziale che dia sufficienti garanzie di funzionare senza intoppi almeno per cinque anni.Le Amministrative cortonesi ,nella ricerca della metaforica vettura,hanno ristretto la scelta all’offerta delle ditte Meoni e Vignini.Sarà d’uopo ritornare ai loro cataloghi per disporre finalmente dell’indispensabile veicolo.La ditta Vignini sconta un evidente gap di preferenze rispetto alla ditta Meoni .Quest’ultima ,tuttavia,deve risolvere alcuni problemi di direzione tecnica e commerciale.Per attrarre gli ulteriori consensi necessari all’affermazione dell’impresa in un mercato così conteso.E, soprattutto ,per garantire nei prossimi cinque anni l’indispensabile solidità operativa alla missione aziendale.Meoni e Carini hanno idee diverse in proposito.Tali differenze ,se hanno avuto il pregio di non essere state dissimulate,potrebbero compromettere il futuro della ditta se saranno “ibernate” avendo di mira esclusivamente l’esito del ballottaggio.A Meoni sono aperte due strade:
A.Quella virgiliana di:”Parcere victis et debellare superbos”.Ovvero:bacchettare soavemente i Cariniani,cospargere il loro capo con una modesta presa di cenere e vincolarli ,per i prossimi cinque anni,all’esecuzione di un programma che non permetta distrazioni e divagazioni che dissimulino ,sia pur comprensibili ,ambizioni.
B.Quella di utilizzare, con fantasia e spregiudicatezza napoleonica, la crisi di fedeltà ed appartenenze cui non crede più nessuno (e si vede)ed inventare una automobile,pardon,una coalizione definita da priorità strategiche sulle quali si offre e si chiede leale e trasparente solidarietà a chiunque sia interessato.Prima di tutto c’è la missione da compiere,poi le risorse umane e materiali da mobilitare allo scopo,poi l’indispensabile disciplina nel tenere insieme quello che precede.E’ un sistema integrato da progettare e realizzare.Niente di più,niente di meno.
Alcune delle automobili che hanno fatto la storia della meccanizzazione di massa dimostrano la combinazione ottima di tali fattori.Pensiamo ad Henry Ford ed alla vettura T,che motorizzò l’America.Al grande Citroen ed alla sua 2CV,a Ferdinand Porsche ed alla sua Volkswagen.Bisognerebbe ragionarci sopra e trarne quache insegnamento.Poi possiamo anche decidere di andare a piedi,in bicicletta,a cavallo , in metropolitana,oppure ordinare una Rolls Royce al più vicino concessionario.Sarebbe ipocrita tuttavia non riconoscere che ciascuna di tali “scelte” configura esigenze ,condizioni e risorse estremamente differenziate.A Cortona,finchè si è in gamba ,si può andare piacevolmente a piedi o in bicicletta.Di cavalli e metropolitane non se ne parla proprio.Una Rolls Royce può andar bene una volta nella vita,a noleggio,per un matrimonio da favola.Cosa si ripromettevano i grandi tecnici ed organizzatori della motorizzazione di massa?Un compromesso,un punto di equilibrio,tra aspirazioni,risorse e invenzioni per rendere la vita dei propri simili un pò meno complicata e faticosa.La missione della “politica” è intesa,da che mondo è mondo,in due modi opposti.Quello oligarchico-nobiliare di garantire cavalli selezionati o vetture di alta gamma ad una minoranza.Quello di tentare,per lo meno,di rendere la vita di larghe masse meno faticosa e desolata nel produrre e riprodurre le condizioni che la rendono possibile.Le variazioni sul tema sono state numerose.Senza dubbio ce ne saranno ancora.Anche a Cortona c’è spazio,come dappertutto,per affrontare di nuovo il dilemma.In questo momento tocca a Meoni progettare e realizzare la metaforica vettura che venga incontro alle aspirazioni,le esigenze e le risorse dei suoi concittadini.Bisognerebbe tuttavia che da qui al ballottaggio la circolazione delle idee e delle proposte abbandonasse i registri patinati ,vetero accademici e presenzialisti che servono solo a sprecare tempo e risorse a danno di una maggiore conoscenza e rispecchiamento della comunità e della sua coesione.Più che mai Meoni farebbe bene a seguire il suggerimento di Virgilio ed a individuare con saggezza i vinti ed i superbi di questa pagina di storia che si sta concludendo.Ed a stabilire davvero un patto di alleanza per il bene comune.Grande meta ideale di tutti i leaders che ,in una piccola città o in una grande Nazione, hanno fatto la Storia.Lasciando ,a quelli che la confondono con l’Antiquaria e le nostalgie, il tempo che trovano.Per cominciare con un incontro tra cittadini e candidati che rifletta sulle indicazioni del voto,oppure con una franca presa di posizione sull’agenda dei prossimi anni.A prescindere da libri dei sogni,evocazioni di spettri ed esasperazioni propagandistiche.
Felice De Lucia