Interrogatorio di garanzia in carcere ad Arezzo nel pomeriggio per Giacomo Ciriello, il 18enne di Lucignano che la notte scorsa ha imbracciato il fucile e ha ucciso il padre 51enne Raffaele nella sua casa.
Il ragazzo, assistito dall'avvocato Stefano Del Corto, si è avvalso della facoltà di non rispondere, rilasciando, tuttavia, una dichiarazione spontanea in cui si assumeva la responsabilità e le conseguenze del delitto e aggiungendo "non si può tornare indietro". L'interrogatorio si è svolto di fronte alla pm Laura Taddei incaricata di condurre le indagini.
Mercoledì prossimo è fissata l'udienza di convalida davanti al Gip Anna Maria Lo Prete del Tribunale di Arezzo.
Le indagini intanto proseguono per capire i contorni della vicenda. Il pm accusa il giovane di omicidio con l'aggravante della premeditazione.
All'origine del delitto potrebbe esserci un rapporto molto travagliato con il padre, soprattutto dopo la separazione dalla madre del giovane e la scelta di intraprendere una nuova relazione. Il giovane sembra anche soffrisse di depressione.
Ancora incredula e scossa la madre dell'omicida che è stata ascoltata dai carabinieri di Cortona nella giornata di oggi.
Disposta l'autopsia sul corpo dell'artigiano lucignanese in programma mercoledì 2 marzo.