Era da tempo che s.m. , operaia 35enne di Monte San Savino, aveva notato il lento svuotamento del proprio conto corrente mediante l’uso della carta di credito a lei intestata , ma sempre materialmente in suo possesso, non riuscendo a trovare una spiegazione a tali spese.
Inizialmente si era pensato ad una clonazione della carta di credito , fenomeno molto diffuso, ma la banca, dai controlli effettuati, lo aveva escluso.
E' stata una intuizione dei carabinieri della locale stazione a portare ad individuare l’indebito utilizzatore della carta di credito della denunciante verso una persona che conoscesse il codice “pin” della carta ed i sospetti si sono concentrati verso l’ex fidanzato della s.m. , c.l. 42enne di Foiano della Chiana , che lavora nella stessa ditta della vittima.
Dopo qualche giorno di appostamento i militari hanno accertato che c.l. , durante la pausa pranzo, apriva l’armadietto degli effetti personali della ex fidanzata e dopo aver prelevato la carta la utilizzava sia per fare prelievi al locale sportello “ bancomat” che per fare acquisti in modalita’ carta di credito rimettendola a posto, prima che la vittima se ne accorgesse.
Ieri pomeriggio i militari della locale stazione lo traevano finalmente in arresto in flagranza di reato, mentre stava facendo l’ennesimo indebito prelevamento dallo sportello bancomat , contestandogli i reati “tentato furto aggravato” (artt. 56 - 624 – 625 cp) e “tentato indebito utilizzo di carta di credito” (artt. 56 cp e 55 – c.9 d/lvo 21.11.2007 nr. 231):
Con questo stratagemma era riuscito a prelevare complessivi euro 5.310,00 dal conto della ex fidanzata.