Vorrei fare alcune considerazioni sulle elezioni regionali, ho deliberatamente evitato commenti a caldo che non sono mai frutto di serena riflessione. Certo anch’io avrei preferito prendere più preferenze, ottenere maggiori consensi in alcuni comuni della Valdichiana e presentarmi con un risultato clamoroso. Chi non lo vorrebbe?
Però ho imparato a rispettare la volontà degli elettori, per questo ringrazio non solo coloro che mi hanno votato ma anche tutti quelli che hanno tracciato un segno sul simbolo del PD. Un attestato di fiducia a un partito che ha saputo mantenere alto il livello della Toscana.
In questi casi è necessario andar oltre l’interesse del singolo e guardare un po’ più in là.
Siamo seri, In un mondo in cui non esistono più confini, in cui si parla di Europa come soggetto politico, in cui i destini dell’economia, e quindi anche delle nostre aziende, spesso, sono stabiliti lontano da qui, ritengono abbastanza riduttivo rinchiudersi nei confini di una ristretta zona geografica.
Qualcuno dice senza rappresentanza istituzionale la Valdichiana rischia la marginalizzazione. Questo rischio può diventar reale se le amministrazioni locali, in primo luogo i comuni, non saranno in grado di far sentire una voce forte e univoca. Se invece la Valdichiana saprà rivendicare con forza le sue ragioni: dalla viabilità, alla sanità, dallo sviluppo economico al turismo, dall’ambiente ai servizi, difficilmente a Firenze potranno far finta di niente. La questione, semmai, è capire se ci sono idee e progetti per questa nostra bella vallata.
La sfida dunque non è sulla sorte di questo o quel candidato ma sulla qualità della proposta. Per questo stento a comprendere le polemiche che, specialmente a Castiglioni, si sono subito aperte sul risultato elettorale.
Mi fa sorridere l’intervento dell’assessore Milighetti il quale, commentando alcune considerazioni di Andrea Vignini, dice che se fosse un elettore del Pd non festeggerebbe perché non c’è una rappresentanza della Valdichiana. Dimenticando che il capolista della Lega Nord, che è di Cortona, probabilmente sarà in Consiglio Regionale e di questo Milighetti dovrebbe essere felice visto che si colloca da un’altra parte rispetto al PD. L’assessore ha il vizio di essere “tuttologo”: è esperto di viabilità, marketing, musei, ambiente, commercio ed oggi lo scopriamo anche intenditore di questioni interne al Pd, buon per lui che riesce a fare tutte queste cose.
La sua dichiarazione fa il paio con quella di Libera Castiglioni che invece si avventura sui numeri, affermando che il PD a Castiglion Fiorentino ha perso. Se perdere, significa prendere il 40% di voti vorrei perdere tutti i giorni. Il raffronto che questi signori fanno è con le europee del 2014. Un voto che non c’entra niente con le regionali. Se dovessi seguire il loro criterio, potrei dire che il PD rispetto alle comunali ha raddoppiato. Non lo faccio perché non sarebbe giusto. Il paragone va fatto con le regionali del 2010 rispetto alle quali il PD ha aumentato del 3% i consensi.
Mi domando però che senso abbiano queste polemiche? Io credo che invece di perdere tempo dietro ai calcoli sia necessario parlare di altre questioni: lavoro, occupazione, scuola, servizi sociali. Il consenso di tanti cittadini mi spinge a impegnarmi ancora di più lasciando da parte le dispute di chi vede la politica solo come un’eterna baruffa perdendo di vista i bisogni della gente.