L’Etruria

Redazione

L’ultimo saluto della Val di Chio a Sabatino Camaiani

Nell’antica Chiesa della Pieve i funerali celebrati da don Giuseppe Castelli

L’ultimo saluto della Val di Chio a Sabatino Camaiani

Nel primo pomeriggio di sabato 26 settembre , nell’antica Chiesa della Pieve,  la gente della Val  di Chio, nel rispetto delle norme anticovid, ha dato l’ultimo saluto a Sabatino Camaiani, che è tornato alla Casa del Padre il 25 settembre 2020 alla veneranda  età di novantatreanni.

La Santa Messa  e il rito funebre sono stati celebrati da don Giuseppe Castelli, il prete eremita di San Lorenzo, che la domenica e negli altri giorni di precetto religioso dà una mano sacerdotale alla gente della Valle , che da diversi anni vede le proprie chiese prive di parroci.

Sabatino, persona buona e mite, sempre con il sorriso sulla bocca e amico di tutti, ha vissuto alla Pieve di Chio per oltre settant'anni come coltivatore diretto ed è stato un esempio di lavoratore e di contadino cristiano che, negli anni 1950, mentre tanti emigravano e lasciavano i campi, ha scommesso sull’agricoltura biologica , sull’economia familiare di sussistenza, sull’amore alla propria terra e ha saputo mantenere la propria famiglia e crescere bene, assieme alla moglie Amabile, le sue due brave figliole Carla e Silena, che, in quest’ultimi tribolati mesi di malattia incurabile, lo hanno amorevolmente assistito.

Sabatino , penultimo di otto fratelli, figlio di Elisa Arturi e Pietro Camaini, acquistò il proprio podere in Val di Chio nei lontani anni 1950 e da allora ha sempre fatto il coltivatore diretto con passione e instancabile dedizione. Da bambino fu "mezzobraccio-garzone" presso un possidente di Valluberti nella montagna vicino a Cantalena, dove conobbe e sposò Amabile Bernardini, donna di casa, cuoca provetta  e infaticabile mamma lavoratrice nel podere familiare.

Come ha sottolineato don Giuseppe nella sua breve , ma profonda, omelia di saluto in chiesa, Sabatino nella sua terra è stato un esempio cristiano di dono al prossimo, di condivisone del quotidiano con l’altro e un lavoratore instancabile che ha partecipato con il sudore della propria fronte alla ricostruzione dell’Italia distrutta dalla seconda guerra mondiale, favorendo con il suo lavoro agricolo lo sviluppo odierno e dando tutela e amore ai suoi campi, ai suoi poggi, insomma alla sua Val di Chio.

Dopo la celebrazione eucaristica, Sabatino è stato sepolto nel vicino cimitero parrocchiale di Pieve, dove ora riposa accanto alla sua mamma Elisa, al suo babbo Pietro e al fratello Eugenio.

L’Etruria  porge cristiane condoglianze alla moglie Amabile, alla sorella Rosina, alle figlie Carla e Silena, ai generi Dario ed Alessandro, ai nipoti e ai parenti tutti.

Ivo Camerini