Il “Santo delle Croci”, al secolo Baldassarre Audiberti, che nella prima metà dell’Ottocento riempì del Simbolo della Passione di Cristo la Toscana, l’Umbria e l’Alto Lazio, morì ad Ottavo di Arezzo l’8 luglio 1852 e fu sepolto in quella chiesetta.
Se erano palesi le sue azioni avvenute l’ultimo mezzo secolo, vissuto nel Centro Italia, rimaneva un grande mistero, legato alle sue vere origini e a cosa avesse fatto nei suoi primi trent’anni di vita. Infatti, si diceva “vercellese”, ma nelle oltre cento parrocchie di Vercelli non avevo trovato alcuna sua traccia. Anche nella lapide affissa al muro della chiesa di Ottavo si legge “apparve uomo misterioso” in riferimento all’Audiberti.
Poi, per una serie di favorevoli coincidenze, nel 2016 avevo incredibilmente trovato il suo atto di Battesimo, avvenuto il 6 gennaio 1761 nella chiesa di Annot, oggi in diocesi di Digne Les Bains nelle Alpi dell’Alta Provenza (Francia). Dal documento appuravo che si chiamava Balthazar Honnoré Audibert, figlio di Jacques André. Approfondendo la ricerca, scoprivo che Baldassarre era un prete, costretto a fuggire dalla Francia nel 1791 a causa delle persecuzioni verso i cosiddetti “preti refrattari” (coloro che rimanevano fedeli al Papa) e rifugiatosi in Italia.
Per poter svolgere ulteriori indagini storiche, mi appoggiavo ad una ricercatrice della zona di Digne, la Professoressa Marie Noëlle Olive che gentilmente proseguiva le ricerche negli Archivi Dipartimentali, riuscendo a localizzare l’area in cui si trovava l’abitazione dei genitori di Baldassarre, dove egli nacque e visse alcuni anni, prima di entrare nel Seminario di Glandèves, l’attuale Entrevaux. Baldassarre nacque nella rue Senestre, una strada stretta e piuttosto buia, situata nella parte alta del paese. Purtroppo, i catasti del XVIII non erano ancora particellari e pertanto, pur avendo ristretto la rosa a sole tre abitazioni, la ricerca non è riuscita a stabilire con estrema certezza quale fosse la casa degli Audibert.
A questo punto, la Professoressa Olive, dopo avermi consultato, ha contattato la Maire (sindaco) di Annot – Signora Marion Cozzi – il Vescovo di Digne, Riez e Sisteron – Monsignor Jean Philippe Nault – e Père Jacques Rigaud Parroco di Annot, per valutare la possibilità di collocare una targa a ricordo di Baldassarre nella via dove egli nacque ad Annot. Avuta una disponibilità di massima, la Professoressa mi ha chiesto di scrivere assieme una lettera alla Maire e al Vescovo, per rendere formale la richiesta.
Quando arriverà la risposta ufficiale, verrà organizzata ad Annot una giornata dedicata a Baldassarre assieme al Vescovo di Digne e alle Autorità: una conferenza nella chiesa per illustrare la figura dell’Audibert, una Messa in ricordo del “Santo delle croci” e a seguire la benedizione della lapide collocata nell’antica rue Senestre.
Insomma, piano piano anche la Terra che ha visto Baldassarre nascere, crescere, entrare in Seminario, essere ordinato sacerdote e svolgere per alcuni anni il ministero di “desservant” (cappellano) nella piccola parrocchia di Rouainette, riscopre questo suo figlio, che a trent’anni era stato costretto all’esilio dalle intemperanze rivoluzionarie ed aveva trovato nel Centro Italia e in special modo in Toscana la sua nuova patria, che lo aveva accolto, amato e perfino considerato un santo popolare.
Santino Gallorini
PS: Nella foto di corredo Santino Gallorini con il Cardinale Piovanelli, nel 2011 a Signa , all'inaugurazione del restauro della Croce di Baldassarre. Nella Gallery: selezione di foto e documenti della ricerca storica condotta da Santino Gallorini.In particolare si segnalano:il plico con i capelli di Baldassarre, alcune stampe che ritraggono l'Audiberti, alcune croci collocate dal "Santo delle croci", gli Atti di Battesimo e di Morte, un'immagine di Annot, la Maire di Annot e il Vescovo di Digne Les Bains.