Tutto pronto per l’apertura della stagione di prosa 2017/2018 del teatro Signorelli di Cortona.
Prima opera in scena mercoledì 1 e giovedì 2 novembre sarà “La Guerra dei Roses” di Warren Adler per la regia di Filippo Dini.
Un brivido di piacere. Perché senza brivido ci si diverte poco: è il segreto di ogni spettacolo, più o meno dalla notte dei tempi. Lo sapeva bene Warren Adler, che ha scritto La Guerra dei Roses, testo allergico alle mode per la sua duplice, intrigante chiave di lettura: un po’ pink, un po’ noir.
Più rosa era il film di Danny De Vito con Kathleen Turner e Michael Douglas. Più scura la commedia portata in scena ieri sera a Lumezzane dal cast di Filippo Dini, con una magnifica Ambra Angiolini a duettare-duellare col bel tenebroso Matteo Cremon.
Non potrebbe esserci battesimo del fuoco migliore per la stagione di prosa del teatro Signorelli di Cortona, tutto esaurito, entusiasmo palpabile come l’attesa quando si alza il sipario.
La Guerra dei Roses ha un appeal mondiale, da classico della commedia che avvince.
Lo spettacolo è affascinante nel suo precipitare verso gli inferi annunciati fin dal principio, in un saliscendi che stravolge volti e valori di una moglie e un marito nella quale ogni coppia - almeno una volta nella vita - può essersi identificata.
Jonathan avvocato americano rampante come il più volgare degli yuppie, con la sua Ferrari e i suoi vini. Barbara con il suo desiderio di emancipazione che si traduce in un’impresa di catering, col sogno di soddisfare il palato di un ambasciatore greco e dei suoi ospiti.
E gli avvocati divorzisti, la ginnica dell’odio Thurmont (Emanuela Guaiana) e l’irresistibile Goldstein (Massimo Cagnina).
La messa in scena racconta appunto di una guerra, due schieramenti, e volutamente si è scelto di affidare tutti i personaggi a solo quattro interpreti, due uomini e due donne, in campo a combattere per la propria legittimità su questo pianeta.
Il signor Rose e la signora Rose e i loro doppi, che interpretano i loro rispettivi avvocati e altri personaggi nei quali si imbattono i protagonisti, come in un sogno che non avrà un lieto fine, ci divertiranno fino alle lacrime per la loro comicità e ci turberanno nel profondo, poiché sveleranno in modo più o meno consapevole i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’”altro”, l’opposto, all’interno di noi stessi.”
La vera guerra, forse assai più sanguinosa si svolgerà dentro di noi, nel percepire vittime e carnefici all’interno delle nostre irrisolte metà, rintanate nelle viscere delle nostre coscienze.
Info
Teatro Signorelli 0575 601882 [email protected]