“Dal Boato al silenzio. Le terribili giornate passignanesi tra maggio e luglio 1944” è il titolo dello scorrevole e documentatissimo libro dell’amico Claudio Bellaveglia, pubblicato recentemente per i tipi di Morlacchi editore.
Claudio , un passato da dirigente del Ministero del Lavoro e stimatissimo sindaco dal 2003 al 2013, è un cultore ed un innamorato della Piccola Patria. Un gentiluomo d’altri tempi che, qui e nell’altro suo libro “ Aeronautica sul Trasimeno”, ha saputo coniugare ricerca storica, politica e amore alla sua terra con il sorriso e la competenza, i valori dell’umanista che guarda al passato, alla tradizione per costruire l’oggi e il domani.
Attento ai valori dell’incontro con il prossimo nella vita e nel lavoro, Claudio con questa sua pubblicazione ci fa rivivere la tragedia della giornate passignanesi della seconda guerra mondiale con una narrazione che, partendo dal documento storico e dalla testimonianza di chi c’era, ci fa incontrare gli uomini e le donne di quella fine primavera ed inizio estate di settantatre anni fa come in un viaggio di memoria attiva che ci restituisce a tutto tondo i volti e la vita tragica dei giorni terribili di una violenza e di un odio che egli ( e noi con lui) ci auguriamo non abbiano mai più a ritornare.
Il suo raccontare e il suo documentare quel passaggio del fronte a Passignano e nelle belle colline del Trasimeno sono un vero e proprio grido contro la violenza,l’odio e la guerra. Un grido che ci ricorda quello lanciato nella sua storica visita all’Onu dal grande Papa Paolo VI : “Jamais plus la guèrre!”.
A Claudio quindi va non solo il mio grazie personale di amico e lettore, ma anche e soprattutto il sentito ringraziamento di tutti coloro che ancor oggi,nonostante tutto, continuano a credere nella Piccola Patria, nei suoi grandi valori di comunità e di civitas cristiana, assieme all’augurio di un lungo, buon lavoro per la sua terra, per la sua Passignano, che oggi, da pensionato, serve ancora con tanta devozione nella sua funzione di Assessore comunale alla Cultura e all'Istruzione.
Ivo Camerini