Gli inviti piacevoli non si rifiutano mai e così eccomi a varcare la porticina della piccolissima ma antichissima sede in via Guelfa della Compagnia del Piccolo Teatro della Città di Cortona, la Sala Nocchia.
L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21.00 eppure sono solo le 20,30 e non ci sono più posti a sedere! Nonostante non si sia dato spazio alla pubblicità per questa “antiprova generale”, gli attori del Piccolo hanno seminato e raccolto negli ultimi 50 anni stima e considerazione da tutta la comunità del territorio cortonese.
Il teatro con il suo palcoscenico allestito con pochi mezzi è efficiente e dignitoso. Al suo interno intravedo tante foto incorniciate e me ne colpisce una del maestro Eugenio Lucani, grande piccolo uomo, pittore nella vita, simpatico e spiritoso attore per passione, ancora nel cuore del Piccolo.
Osservo le locandine degli spettacoli incorniciate e appese alle pareti di roccia, i loro vetri rispecchiano puliti, c’è cura, c’è amore.
Poi sono distribuite perfino le locandine, perfettamente preparate dal Presidente Mario Parigi, queste occorrono per seguire e riconoscere, con la dovuta attenzione, il lavoro di tutti, persino dei più nascosti, come quello dell’insostituibile e affidabile Tecnico Carlo Lancia.
L’appuntamento di stasera è la risposta di una stimolante sfida lanciata dal Direttore Artistico Vito A. Cozzi Lepri ai suoi attori: “Un Duetto per Uno”. Formate una Coppia e recitate insieme ciò che la vostra fantasia vi chiederà. Potrete prendere in prestito i versi dei più grandi drammaturghi o persino riadattarli, potrete persino scrivere voi stessi una nuova sceneggiatura! “Coraggio mettetevi in gioco!” Fidatevi del vostro entusiasmo, della vostra intelligenza, della carica espressiva che deciderete di offrire agli spettatori. Lasciate spazio al vostro istinto, allo stile che deciderete di rappresentare …
Sono certa di non poter riprodurre con precisione le parole lanciate dal Direttore Artistico ma visto l’egregio risultato riportato dai Soci che si sono messi alla prova, l’invito è stato certo accolto e compreso e l’obbiettivo è stato raggiunto abbondantemente!
Annoierò forse parte dei miei cari lettori ma desidero riportare in codesto scritto tutti i nomi dei partecipanti perché è giusto che vivano il loro meritatissimo Momento di Gloria.
In uno spazio di tempo, piccolissimo per la verità, hanno regalato tanta commozione e gioia lasciando rientrare il loro pubblico a casa sereno e contento.
Gli spettatori Tutti, persino quelli in piedi e fuori dalla porta d’ingresso e che sostavano in strada, si sono divertiti tantissimo, si sono anche inteneriti, impietositi e scossi fino alle lacrime …
I primi ad aprire lo spettacolo sono stati Mario Parigi e consorte Donella Baccheschi: “Marieo e Donietta” un testo scritto da Donella Baccheschi ispirato al dramma di Romeo e Giulietta di W. Shakespeare.
Brillante sia l’idea che la scrittura che sfida con un lieto fine la Storia. Donella oltre ad essere una brava attrice si supera come sceneggiatrice e regista, conducendo il disinvolto Mario verso grandi successi.
- Francesca Barciulli e Alessio Bozzella: “Angel-A-Lo specchio” di Luc Besson. I due attori hanno recitato benissimo ma devo sottolineare la bravura della Francesca Barciulli. Mi complimento anche per la loro scelta del pezzo: una perfetta sintesi di ricchezza introspettiva.
- Ancora “Romeo e Giulietta” di W.S. interpreti Elena Nesci e Azelio Cantini noto raffinato poeta cortonese. La brava e bella Elena quella sera avrebbe ricevuto i complimenti dalla stessa Giulietta!
Suggestivo e piacevole il flauto traverso di Romano Scaramucci che ha accompagnato la recita.
- Lucia Marchesini e Pier Domenico Borrello: “Immediata Conoscenza” di Francesco Chianese. Bravi attori, una coppia teatrale vincente, colmi di spirito, ironia e padronanza scenica. Da seguire.
- Valentina Benigni e Enrichetta Giornelli con Susanna Malentacchi: “La Camera Buia” di Tennessee Williams. Coraggiose per la scelta di un testo che rappresenta una realtà esistenziale di una desolazione devastante, dove la solitudine è il minor dramma. Susanna Malentacchi invita inizialmente alla riflessione sul pezzo. Perfetta nella parte la Enrichetta, ma ho l’obbligo di puntare i riflettori sulla Valentina Benigni una delle rivelazioni di successo della serata al suo debutto: Bravissima!
- Livia Angori e Francesca Barciulli con Claudio Binario in “Figli” di Mattia Torre. Ancora complimenti per la Francesca che da eclettica attrice sa calarsi e bene in molteplici ruoli. Per la “pensionata” e mamma Livia (in Scena e nella Vita) posso solo rimarcare che per tutti i lavori teatrali che ricopre è una luminosa attrice, utile e indispensabile suggeritrice e sapiente regista.
Bravo Claudio, in scena tutti i ruoli sono indispensabili.
- Susanna Bocci e Luca Merli con Mario Bocci: “La moglie ebrea” di Bertold Brecht. Iniziamo dal più facile: Mario è un attore indimenticabile del Piccolo che si presta sempre per passione e non sbaglia mai. Luca Merli è perfetto nel ruolo. Susanna Bocci ha superato se stessa, di solito è brava ma con questo pezzo, con il quale ha debuttato da fanciulla in teatro, ci trasporta attraverso la sua crescita teatrale personale, dentro la recita c’è tutta la sensibilità di una donna ferita, umiliata, sconfitta drammaticamente e condannata a sparire per sopravvivere. La narrazione scuote le nostre coscienze politiche. Susanna ha rapito e commosso il pubblico. Non me ne vogliano le altre!
- Anna Maria Matarazzo e Osvaldo Cucciniello: “Due” una poesia di Erri De Luca. Che dire? Conoscendoli personalmente penso che il De Luca lo abbia scritto per Anna Maria e Osvaldo. Bravi perché con il loro amore e la devozione vissute insieme nella vita e ultimamente anche in teatro, hanno ricordato a tutti quanto sia stupefacente un Amore di Sempre per Sempre.
- Francesca Barciulli e Giuliana Bianchi : “Due Donne” di Ferenc Molnar. Le due giovani Signore sono due stelle teatrali, inconfondibili quanto indispensabili per il Piccolo.
La Francesca merita un nuovo elogio per un altro ruolo interpretativo perché è veramente abile in scena, sta crescendo molto.
Per ultima la Giuliana Bianchi: la più modesta o la più timida delle attrici del Piccolo? La più brava? Si! ne ho la certezza! Ma da un po’ sicuramente la più nascosta! La Giuliana nello spettacolo ci ha regalato la perfezione di una piccola parte, ma conosciamo le sue eccelse interpretazioni del passato. Spero allora e presto, molto presto, le si affidino occasioni difficili perché da lei investite, apparirebbero facili e noi vedremo risplendere il sole.
Dunque una variegata rappresentazione di sentimenti, personaggi, di idee, tutte profonde, acute e mai banali.
Bravi! E Sopra Ogni Cosa Bravo Vito A. Cozzi Lepri che da vero Leader Colto ha dato spazio ai suoi allievi tanto da promuoverli a registi, attori, costumisti, sceneggiatori e scenografi.
Si è respirata Cultura di Vera Intellighenzia e peccato che in tema di “elezioni politiche” non ci sia stato nessun Aspirante Sindaco perché avrebbe indiscutibilmente compreso, che Cortona possiede nei Soci della Compagnia Teatrale del Piccolo un gioiello prezioso che brilla di entusiasmo, di ricchezza intellettuale, di positività, di spirito di sacrificio e di simpatia. E’ una comunità che ha imparato a fare gruppo dunque un nucleo solido di riferimento per un paese.
I Popoli sono inquinati di prepotenza, corruzione e violenza.
E’ sempre più difficile espandere civiltà e democrazia, dunque la Compagnia del Piccolo Teatro di Cortona c’è e lo insegna con il suo trasparente ma faticoso lavoro perché non dimentichiamoci mai che di giorno sono operai, avvocati, contadini, pensionati, maestri, commercianti e casalinghi … ma di notte, invece di cadere in tentazione di una comoda poltrona davanti alla TV, escono per conoscersi, confrontarsi e per agire nel nobile gioco del teatro simbolo per l’uomo di tanta religiosa vitalità!
p.s. L’invito è esteso a Parroci, Ministri e Vescovi … C’è in giro tanta, troppa delinquenza, allora una enorme marea di positività ed energia può affogare questa criminalità e Cortona possiede nei Soci del Piccolo un importante antibiotico per la comunità perché loro sono pronti ad accogliere i fanciulli e i giovani aspiranti attori che si vogliono impegnare a crescere innanzitutto come donne e uomini migliori attraverso la disciplina del teatro.
Allora che inizi una campagna per assegnare al Piccolo di Cortona un’altra nuova sede più grande e i Risultati saranno Garantiti!