Quello con il vincitore del Premio Strega è un appuntamento consolidato e sempre molto atteso alCortona Mix Festival, promosso dal Comitato Cortona Cultura Mix Festival (composto da Comune di Cortona, Gruppo Feltrinelli, Orchestra della Toscana, Accademia degli Arditi e Officine della Cultura) e giunto alla quinta edizione, in programma dal 30 luglio al 7 agosto.
Venerdì 5 agosto alle 18.30 al Centro Sant’Agostino Edoardo Albinati, che ha trionfato nel LXX Premio Strega con il suo romanzo La scuola cattolica (Rizzoli) dialoga con Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Maria e Goffredo Bellonci. Il libro, ambientato nella Roma degli anni Settanta, parte dal terribile delitto del Circeo per ricostruire la “mala educación” di alcuni ex alunni di una rinomata scuola privata romana e scavare nell’identità di un quartiere residenziale che, sotto l’apparente tranquillità e rispettabilità borghesi, cela la genesi oscura di tanti episodi di cronaca nera di matrice politica. In una recente intervista al quotidiano “la Repubblica”, l’autore ha spiegato: “Thomas Mann diceva che il borghese è l'individuo che ha più punti di contatto con l'intera umanità. All'interno del suo mondo osserviamo tutti gli atteggiamenti possibili. Nel caso del delitto del Circeo si pensò subito che non potesse avere per protagonisti ragazzi di buona famiglia. Ma pensare in questo modo è un'altra forma di difesa. Chiunque può fare qualsiasi cosa a chiunque".
Così fra i turbamenti di giovani maschi alla rincorsa di modelli irraggiungibili e la ricostruzione puntuale di pezzi interi della storia della società italiana, dopo un lavoro di oltre nove anni, Edoardo Albinati ha costruito un affresco capace di tenere insieme alcuni dei più grandi interrogativi sul senso della vita e del tempo: “Alcuni hanno detto che il mio è un libro-mondo, ma in realtà del mondo c’è ben poco”, ha raccontato in una video intervista a Rai Letteratura: “io non parlo dell’educazione religiosa in senso ampio, parlo di una scuola cattolica in particolare, della classe sociale che la frequentava e delle sue vicende, non oltrepassando i confini del quartiere Trieste. Eppure in qualche modo questo contesto si è rivelato una lente, una goccia d’acqua sulla cui superficie si riflette l’interezza della vita”.
CREDITI FOTO MUSACCHIO&IANNIELLO