Nell’area a sud-est di Camucia, nel comune di Cortona, da più di trent’anni è nota l’esistenza di un’ampia area archeologica che va dall’epoca etrusca alla tarda romanità, ma di fatto non si è mai riusciti a concepire un progetto di insieme, per valorizzare quanto di prezioso è ancora sepolto nel sottosuolo e che, negli anni passati, è stato oggetto di danneggiamenti e speculazioni edilizie.
In questo senso vanno le azioni che, negli ultimi giorni, sono state rivolte al Ministro Franceschini, sia da parte del Comitato per Cortona che dalla Parlamentare M5S cortonese, Chiara Gagnarli, già autrice di una prima interrogazione sulla stessa tematica, presentata nella precedente legislatura.
Al momento attuale – ricorda la deputata M5S - ci sono tre aree coinvolte con scavi archeologici: la Maialina, l’area adibita a vivaio e l’area in via Capitini. Riteniamo – incalza la Gagnarli – che più che a nuovi supermercati in quell'area occorre allargare l’orizzonte rispetto al passato e puntare su un utilizzo pubblico dell’intera area per poter restituire alla civiltà l’enorme valore archeologico rimasto nascosto.
Nel 2016, un finanziamento del Mibac ha reso possibile degli interessanti scavi stratigrafici che hanno restituito importanti reperti in conseguenza dei quali è stato abbandonato il progetto di realizzazione di un centro direzionale. Per questo – conclude la Deputata – ho ascoltato le richieste del Comitato per Cortona ed ho deciso di interrogare nuovamente il Ministro, sollecitandolo ad approfondire le indagini sulle aree interessate e chiedendo la possibilità di prevedere lo stanziamento di adeguate risorse, per contribuire ad un progetto di insieme.