Dopo le proposte fatte da Carola Lazzari, Enzo Moretti e Santino Gallorini del Comitato Tutela di Cortona su Camucia etrusca e sul nuovo supermercato della Maialina, ecco farsi strada sui social , da qualche settimana, un’ altra opposizione politica cortonese che partendo dalla questione dei parcheggi a pagamento si propone come alternativa al Centro destra per le elezioni amministrative del 2024.
È “ Cortona Civica…la Voce delle Idee” che ha in Fabio Comanducci un attivo leader ,che, da qualche tempo, sta battendo il martello sulla questione del Parcheggio dello Spirito Santo e sul futuro stesso della Cortona di domani .
Una Cortona, cui Fabio, come tanti altri, rifiuta un destino da museo a cielo aperto e per la quale rivendica un ritorno alla dannunziana città del silenzio, alla Cortona degli artigiani e dei cives che nel Novecento e nei secoli precedenti seppero trasformarla in quella Piccola Atene nella quale ancor "ier mattina", cioè nel Secondo Novecento, tutti volevano venire ad abitare, a vivere e che vide le case contadine dei suoi colli, della sua pianura e della sua montagna, trasformarsi, da stalle e capanne, in comodi, splendidi resort agrituristici.
Turismo di massa e mordi e fuggi o città, territorio che pulsano di vita reale, quotidiana fatta di sapere, saper fare e saper essere?
This is very question e Fabio Comanducci la pone in tutta la sua urgenza con ragionamenti da vero, moderno,appassionato e competente homo politicus, da aristotelico ζῷον πολῑτῐκόν .
Ecco pertanto il testo del suo ultimo intervento social, che , anche se come di consueto moroteo nella lunghezza, pubblichiamo integralmente.
"Non posso non approfondire quanto ieri emerso nel dibattito dopo la pubblicazione su facebook del mio post sul “parcheggio a pagamento dello Spirito Santo”.
Come avevo subito premesso, l'argomento è complesso e deve essere inserito in un contesto molto più ampio di ciò che appare a prima vista.
Più complesso perché, come da me evidenziato e confermato dai molti interventi tutti interessanti e appropriati, esistono almeno 4 categorie di utenti interessati al problema: 1) i residenti; 2) i non residenti che lavorano a Cortona; 3) i visitatori periodici provenienti dalle zone vicine a Cortona; 4) i turisti. Non solo ma all'interno di queste 4 categorie devono essere indicate altre due situazioni particolari: gli anziani o comunque appartenenti alla cosiddetta terza età, che saranno sempre più in aumento, e i ragazzi/bambini che frequentano le scuole a Cortona.
Il contesto più ampio invece riguarda il futuro che vogliamo dare a Cortona, cercando di gestire il cambiamento che progressivamente interessa la città. In altre parole: Come vediamo Cortona tra 10, 20 anni …? Cosa sarà rimasto della vita pulsante della Città? Ci saranno sempre le scuole o le stesse saranno state trasferite nella piana? I residenti saranno aumentati, scalzando le innumerevoli case vacanza o B & B o Cortona sarà diventata definitivamente un museo a cielo aperto? Il turismo di massa avrà definitivamente trasformato la città facendole perdere la propria identità e autenticità, qualità che il turista e viaggiatore italiano ed estero cercano sempre più nei luoghi da visitare ed amare?
Ricordo, in particolare, che identità e autenticità esaltano la “differenza” che rende unica una città, un borgo antico, rispetto alle altre. La omologazione, a cui sembra andare incontro Cortona, con tutti i negozi eguali a quelli delle altre cittadine, la stessa offerta turistica fatta di souvenir e salami, aggiungendo anche la bistecca alla fiorentina, non aiuterà in futuro la nostra cittadina, ma la renderà uguale alle altre, abbassandone il livello qualitativo dell'offerta turistica e rendendola simile alle nostre consorelle site vicino a noi (mi riferisco in particolare a Castiglion Fiorentino e a Castiglion del Lago, oltre alla amata Lucignano), in una sorta di appiattimento che non farà assolutamente bene non solo a Cortona ma a tutto il territorio cortonese. E da qui parto per rappresentare un'altra riflessione.
In alcune risposte al mio post di ieri traspariva l'antagonismo tra Cortona ( i cortonini) e il resto della vallata. Ribadisco ciò che più volte ho detto: Cortona non si salva senza tutto il suo territorio e le ricchezze ad esso collegate (per tutto il territorio intendo oltre che la vallata, Mercatale e la Montagna tutta), ma anche il territorio non avrà futuro brillante senza Cortona: siamo tutti parte di uno stesso sistema la cui unicità è superiore alla somma delle singole parti di cui è composta.
A questo punto la palla passa all'Amministrazione comunale che ha il dovere di approccio sistemico su tutte le questioni e non particolaristico e miope, atteggiamento che può andare bene per riparare singole buche e ripulire quattro fossi, ma non ha lunga vita quando si tratta di valutare l'impatto ambientalistico di future costruzioni, di programmare l'offerta culturale da “regalare” ai cortonesi e turisti, di pianificare il futuro di ogni singola frazione e del centro storico per il bene comune non solo dei cittadini del Comune ma dell'intera umanità, perchè questo è Cortona con la sua terra, tutta la sua terra dalle Chianacce a Seano, da Mercatale alla Fratticiola, da San Pietro a Dame a Terontola, e tutto ciò sovrastato dal caro Sant'Egidio: questa è Cortona un bene prezioso per l'Umanità.
Noi cittadini non ci estraniamo da questo dovere, continueremo a dire la nostra, anche se in aperto contrasto da quanto da altri affermato. Lotteremo come singoli e come associazioni, di cui ricca è Cortona e alle quali, possiamo anticipare, si è aggiunta una nuova associazione, logica emanazione di una lista civica che ha partecipato alle passate elezioni amministrative.
Una lista civica tacciata nei social come lista civetta, ma che, con la sua trasformazione in associazione politico culturale ha confutato definitivamente tutte quelle malelingue, ma soprattutto continua ad impegnarsi nell'essere una alternativa per i cittadini, si impegna, come ho scritto altrove, a dare voce a chi non a voce, a dare un volto a chi non ha volto, a dare forza a chi non ha più forza. In conclusione, quindi, un saluto dalla nuova associazione “Cortona Civica … la Voce delle Idee” e da me, suo umile componente."
Ivo Camerini