Le immagini delle manganellate di Pisa rappresentano un tema ancora più caldo dopo le dichiarazioni del ministro degli interni al Parlamento. Il suo intervento, in stretto politichese a registro governativo, giustamente non è piaciuto a molti perché teso a far credere che le "roncole volano" e che ci sia una parte di popolo ostile alla Polizia e che dei giovani quindicenni abbiano deliberatamente provocato i poliziotti in servizio di ordine pubblico.
Non si può sempre intorbidare tutto come fanno i politicanti odierni, che sono maestri nella retorica a proprio vantaggio.
Per fortuna i giovani e i giovanissimi italiani ( ed anche cortonesi) hanno ripreso a studiare e sanno giudicare con la propria testa gli avvenimenti e sanno che l’unica arma di cui dispone la democrazia è la matita elettorale.
Sui fatti di Pisa le uniche parole cariche di valore le ha espresse il nostro amato presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quando si usano i manganelli, abbiamo fallito a prescindere... nessuno è contro la Polizia, che rispetta ed agisce secondo la nostra Costituzione repubblicana.
A questa Polizia va sempre la mia solidarietà ogni volta che delinquenti, terroristi e violenti la attaccano. Su questo nessuno, che in Italia abbia la testa sulle spalle, può non convenire.
Ma i fatti di Pisa ci dicono che è arrivato, come chiedevano quei giovani studenti di riportare in primo piano la pace. Invece siamo in pochi a parlarne. Sembra che l'unico modo per avere la pace sia fare la guerra come dicevano gli antichi romani. Una follia!
A Pisa chi ha sbagliato dovrà renderne conto alla giustizia, ma in ogni caso credo che non si possa demonizzare le forze dell'ordine né strumentalizzare la cosa, dicendo che la reazione è avvenuta, perché i quindicenni erano dei provocatori.
Se in Italia ad un giovanissimo, ma anche ad ogni cittadino perbene, che vuole protestare ed esprimere le proprie idee viene imposto di far domanda con modulo burocratico, secondo me , la democrazia è sotto attacco e ci si avvia sulla strada della dittatura, come avviene in quella Russia, che tutti dicono di voler cambiare con la guerra.
Le immagini di Pisa sono sicuramente impressionanti e, se sono stati commessi degli errori nella gestione dell’ordine pubblico, con decisioni che,so bene, vengono sempre adottate a livello locale, questo sarà verificato e accertato nelle sedi competenti; quello che però è inaccettabile ( e che proprio non riesco a mandare giù) sono i processi sommari e le sentenze mediatiche.
Mi riferisco a tutto quello che è stato detto tanto agli appartenenti alle forze dell'ordine quanto ai ragazzi che manifestavano contro qualcosa di ormai inumano ed inconcepibile : la guerra.
Questo mondo globale e neoliberista, ormai da tempo, ci ha chiaramente fatto capire che il dissenso non può più essere manifestato e che in qualche modo deve essere sempre strumentalizzato e gestito, con la violenza fisica. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti. Questo non va più bene.
Non va bene a livello nazionale, non va bene a livello locale.
Ricordo che le Forze dell’Ordine rappresentano lo Stato e non sono una parte politica; sminuirne o esaltarne il ruolo significa solo delegittimarle. A tutti i livelli.
Ma , come dico nel mio programma elettorale per Cortona, tutti i democratici devono unirsi per mandare a casa i vari "domini" ( signorotti o podestà) sia a livello locale che nazionale. Spero solo che lo comprendano al più presto tutti i cives ( i cittadini ) del comune di Cortona e che , a giugno, facciano la croce al posto giusto.
Verusca Castellani