Il presidente del Consiglio Comunale di Cortona Nicola Carini ha deciso di candidarsi alle regionali toscane per la lista di Fratelli D'Italia.
Ecco le sue motivazioni
Alla fine ho deciso di accettare. Parteciperò alla corsa per le prossime regionali toscane per FDI, il partito di cui faccio parte, con orgoglio, da molto tempo.
L’intenzione di scendere in campo era matura già da qualche settimana, ma ho preferito fare un passaggio in famiglia prima di decidere definitivamente, perché senza il loro sostegno nulla sarebbe possibile. Quindi il grazie va in primis a loro.
L’altro ringraziamento lo rivolgo proprio al mio partito che mi ha dimostrato e continua a dimostrarmi fiducia e che con insistenza e caparbietà mi ha voluto inserire nella lista per le regionali.
Sono consapevole che sia una scelta difficile, di quelle che ti fanno tremare i polsi.
Il pensiero di poter rappresentare i cittadini Toscani in consiglio regionale, mi onorerebbe moltissimo.
Amo mettermi sempre in discussione e capire se posso essere all’altezza di ciò che faccio e di quello che vorrò fare.
Tengo cara una frase di Massimo Gramellini: “Se vuoi fare un passo avanti, devi perdere l'equilibrio per un attimo”.
Mai come oggi la nostra Regione è vicina ad un cambio di passo. Mai come oggi anche in Toscana c’è la possibilità di avere un’alternativa al governo della sinistra.
Mai come oggi possiamo dimostrare quanto fa bene alle amministrazioni pubbliche attuare quel principio di alternanza che sradica vecchie abitudini e porta aria nuova.
Chi mi conosce lo sa: non sono abituato a fare promesse roboanti. Non amo la politica “gridata”. Conosco molto bene la differenza che c’è tra governare e fare opposizione e tutte le difficoltà che ne conseguono. Certamente le tematiche che da anni affliggono la nostra regione e la nostra provincia sono sotto gli occhi di tutti ed e lì che dobbiamo concentrare la nostra azione.
Penso al tema della sanità. Non possiamo più rimandare interventi incisivi, siamo stanchi di continue promesse, di interminabili riunioni dove siamo tutti d’accordo a fare dei cambiamenti, ma sistematicamente non succede mai nulla.
In questo particolare momento di emergenza legata alla pandemia da Covid-19 abbiamo capito l’importanza di avere un servizio sanitario che funzioni.
Non è più tollerabile vedere operatori del settore che lavorano senza le necessarie protezioni.
Non ammissibile assistere al continuo smantellamento degli ospedali. Il mio pensiero va a quello della mia Cortona, il “Santa Margherita” di Fratta, ma anche in altre vallate aretine la situazione non è certo rosea.
Altro tema a me caro sono le infrastrutture e trasporti. Abbiamo una provincia vastissima e ci sono ancora zone che non hanno una viabilità degna di questo nome.
Un esempio su tutti: la SR71 teatro di tantissimi incidenti. Grandi proclami in questi anni, ma nessuna soluzione reale. Non esiste un’alternativa a questa arteria. In alcune ore del giorno andare dal confine sud Terontola-Cortona ad Arezzo può volerci più di un’ora e con rischi altissimi.
E ancora il tema del lavoro. Eravamo in un periodo difficile già pre Covid-19, immaginiamoci cosa può essere successo oggi dopo il virus.
Abbiamo imprese in ginocchio, un settore turistico che annaspa e che non vede la luce, negozi che faticheranno a tenere aperto ancora per molto tempo.
Una crisi che non colpisce solo gli imprenditori ma anche e soprattutto i lavoratori, che rischiano di trovarsi da un giorno all’altro senza un’occupazione.
Le sfide sono tante e nulla è facile e scontato. Per questo abbiamo non solo il bisogno, ma soprattutto il dovere di provare a fare qualcosa per la nostra amata terra!
Io, se vorrete, mi impegnerò a cambiare le cose.
Nicola Carini