È di queste ore la notizia che 36 comuni toscani si sono aggiudicati 6 milioni di euro -messi a bando dalla Regione Toscana- come contributo per gli interventi a sostegno delle città murate e le fortificazioni.
I finanziamenti erano destinati alle opere di restauro, di riqualificazione e di valorizzazione delle CINTE MURARIE, per mettere in sicurezza i beni artistici e architettonici di valore e attrazione turistica del nostro territorio.
Otto, sono i comuni della Provincia di Arezzo a cui sono stati assegnati i contributi regionali a fronte della presentazione di propri progetti che sono stati ritenuti meritevoli di sostegno, tra questi, i nostri vicini di vallata, Marciano della Chiana (200 mila euro per il progetto dei camminamenti sotterranei del castello e Lucignano (200 mila euro per la valorizzazione della fortezza medicea).
Per essere ammessi al finanziamento della Regione Toscana occorreva partecipare al bando che scadeva a giugno. Cortona non ha partecipato.
Forse non avevamo beni artistici e architettonici di valore e attrazione turistica che necessitavano di essere riqualificati o valorizzati, o forse non eravamo a conoscenza di questo bando.
Né l’una né l’altra.
Cortona ha cinte murarie di valore e di grande attrazione turistica che necessitano di essere riqualificate con progetti intelligenti e, i nostri amministratori erano stati portati formalmente a conoscenza del bando e della sua scadenza dalle forze di opposizione presenti in consiglio. Tant’è che il primo cittadino si è giustificato schernendo la minoranza, che di contributi ne avevano già chiesti troppi quelli di prima!
Voleva far ridere? Non è stato divertente. Trent’anni ci sono voluti per fare di Cortona il soggetto capofila tra i comuni di vallata, ne sono bastati due per ritrovarci fanalino di coda.
La pandemia in questi casi è difficile da tirare in ballo e, sinceramente, non ci sentiamo di dire che andrà tutto bene. Sta già andando male. E anche parecchio.
Circolo “R. Censi” di Rifondazione comunista- Cortona