L’Etruria

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Giovedì (10 marzo) giornata mondiale del rene. 50.000 gli italiani in dialisi

Ci si cura anche con un corretto stile di vita

Giovedì (10 marzo) giornata mondiale del rene. 50.000 gli italiani in dialisi

Giovedì si celebra la Giornata Mondiale del Rene promossa in Italia dalla Società Italiana di Nefrologia e dalla Fondazione Italiana del Rene per sensibilizzare i cittadini sulle malattie renali.  Il tema centrale sarà la prevenzione precoce rivolta ai bambini, in modo che crescano consapevoli dei rischi e benefici rispetto ai corretti stili di vita. Le malattie renali interessano milioni di persone in tutto il mondo, tra cui tanti bambini che possono essere a rischio già in età infantile.  E’ fondamentale incoraggiare e facilitare l’educazione, la diagnosi precoce ed uno stile di vita sano. Maggiormente colpiti gli anziani. Secondo un recente studio condotto dalla Società Italiana di Nefrologia, in collaborazione con la Società Italiana di Medicina generale, si stima che oltre 4 milioni di persone in Italia hanno una funzione renale compromessa. Questa tipologia di malattie colpiscono i reni in modo silenzioso e progressivo sino a provocare un’insufficienza renale cronica terminale. Il costo umano ed economico è molto elevato. Entro la fine di quest’anno saranno 2 milioni e mezzo i pazienti in dialisi cronica nel mondo, tra cui più di 50.000 in Italia.

AD AREZZO INIZIATIVE SU I CIBI PER NEFROPATICI

I soggetti con malattie e complicanze ai reni, conducono comunque una vita regolare. Lavorano, viaggiano, giocano e …. mangiano. Ma è proprio su i cibi che devono prestare le maggiori attenzioni. A questa è dedicata la Giornata mondiale del rene ad Arezzo. Nel reparto di nefrologia (3° piano 3°-4° settore) giovedì, alle 11,30, verrà organizzato un incontro con i cittadini: un evento intitolato "Volersi bene a tavola" .

Si parlerà di come mangiare sano. Interverrà la Ditta Aproten con un proprio chef che cucinerà una serie di pietanze, per insegnare a preparare nel migliore dei modi alimenti aproteici. Piatti che generalmente vengono considerati dalle credenze popolari meno buoni e appetitosi dei normoproteici, ma non è così: ci vuole solo estro culinario. Al termine i presenti potranno assaggiare le pietanze preparate