Domenica mattina 11 febbraio 2024, in Riccio di Cortona, è tornata alla Casa del Padre Rita Roccanti; un male incurabile in un mese l'ha portata via.
Così la ricordano le figlie Beatrice e Silvia,che sono fedeli lettrici del nostro giornale: “ Mamma Rita ha abitato sempre nella casa di famiglia a Riccio di Cortona con il marito e nostro babbo Ezio, con noi figlie e con i nonni Alfredo e Lina.
Come tutti nelle nostre terre sanno, i Roccanti sono stati una famiglia di falegnami e artigiani cortonesi molto conosciuti e stimati. Nonno Alfredo ha lavorato con i fratelli per la costruzione dei carri da traino per buoi e come artigiano nelle più belle ville del posto; nonna Lina ha cucito abiti da sposa e vestiti per molte signore del cortonese.
Mamma Rita studiò all’Università di Perugia, dove si laureò, negli anni 1970, in Lettere. Negli anni 1980, subito dopo il matrimonio con babbo Ezio Rinchi, con la nascita di noi due figlie , mamma Rita scelse di dedicarsi completamente alla vita familiare e , assieme a nonna Lina, fu la nostra amata padrona di casa. Il suo pensiero è sempre stato rivolto alla famiglia, al lavoro in casa, prima con noi figlie , poi con gli amati nipoti Margherita, Pietro Alfredo e Ada, che ha cresciuto quotidianamente come nonna amorevole e dedita agli affari di famiglia assieme all'amato marito e nostro babbo Ezio.
Mamma Rita è sempre stata disponibile verso gli altri; con babbo Ezio e con tutti i parenti ha sempre avuto cura della Chiesa di Riccio e della Chiesa di Sepoltaglia, soprattutto durante l’annuale festa di Santa Maria, che viene celebrata la quarta domenica di maggio.
Mamma Rita ha avuto tante belle e positive passioni umane, turistiche e culturali come quella grandissima per il Teatro. Al Teatro Signorelli di Cortona è stata un' abbonata pluridecennale, terza fila, posto 33, da dove ha avuto modo di seguire gli spettacoli dei più grandi attori e registi come Ronconi e Massini. Per quanto attiene alla sua passione del viaggiare , siamo davvero contente che mamma Rita ne ha potuto fare uno, accompagnata da babbo Ezio e dal nipote Pietro Alfredo, anche nello scorso mese di dicembre 2023,in Slovenia e Croazia, da cui tornò felicissima e raggiante, senza minimamente aspettarsi la scoperta della sua infausta malattia avvenuta nello scorso gennaio e la sua conclusione così veloce.
Una conclusione di questo male incurabile, che, senz’altro, noi accettiamo come disegno della Divina Provvidenza, ma che lascia un vuoto enorme, incolmabile non solo in noi figlie, ma in tutti noi familiari, che ora faremo di tutto per essere fieri della sua eredità, fatta di amore e di dedizione alla famiglia e alla fede cristiana, che ci ha lasciato. Ed oggi, ben sapendo che in vita amava le piante e i fiori, noi tutti la pensiamo serena nel giardino di Dio, dove ora sta con i suoi amati genitori e nostri amatissimi nonni”.
Nell’abbracciare Beatrice e Silvia per queste commoventi e belle parole dedicate alla memoria della loro mamma Rita, che personalmente ricordo come una persona amica e davvero perbene, con cui da giovani condividemmo anche gli ideali civili,sociali e politici della dottrina cristiana, porgo a loro, ai familiari e a tutti i parenti le mie personali condoglianze , assieme a quelle de L’Etruria tutta.
Ivo Camerini