Riceviamo e pubblichiamo
Gentile direttore,
sono un giovane ferroviere cortonese e faccio il macchinista dei treni italiani da quando avevo vent’ anni e vorrei fare un appello pubblico (mio e di alcuni giovani amici che la pensano come me) in favore della costruzione di una nuova stazione ferroviaria a Farneta/Creti/Chianacce per i treni italiani , collegata anche, con pochi chilometri di binari nuovi lungo la superstrada, con Terontola. Questo appello è rivolto innanzitutto ai nostri politici locali che da un po’ di tempo, come si legge quasi quotidianamente sui giornali e nei social, si divertono a rimestare nel torbido in merito alla nascita della nuova Stazione di Medio Etruria.
Non vorrei fare il polemico, ma alcuni nostri politici cortonesi, senesi ed aretini non conoscono la Valdichiana, cioè il territorio dove l'eventuale nuova stazione dovrebbe sorgere.
I tecnici delle ferrovie per evitare polemiche di centro geografico senz’altro hanno scritto Creti, ma, a mio modesto parere, intendono i campi di Creti/Farneta/ Borgonovo/ Chianacce. Cioè un posto dove esiste già una stazione di servizio della direttissima e quindi, come già scriveva nella Nazione del 1992 il vostro vicedirettore Ivo Camerini ( allora segretario regionale della Cisl-Umbria), "posto naturale ed ideale per una nuova stazione dell’alta velocità, perché da quel posto base negli anni 1970 le FFss costruirono la direttissima".
Questo posto di costruzione prima e poi comunicazione ffss , denominato Farneta,oggi si chiama stazione di servizio SSE e si trova in un punto strategico centrale della Valdichiana aretina , senese e perugina, in quanto dista 600 metri dalla superstrada PG/SI , circa 1000 metri dalla SP 31 Farneta/Manzano e pochi km dalla vicinissima uscita Bettolle-Valdichiana dell’ Autostrada del Sole.
Ma che si vuole di più!... direbbe anche un bambino che va alle elementari. Possibile che i nostri cosiddetti politici locali non ci arrivino a capire che solo l’ex-campo base di Farneta sarebbe il punto più centrale, comodo e senza impatto ambientale per costruire la nuova stazione di Medio Etruria?
Il luogo , ormai già da cinquant’anni modificato e tolto all’attività agricola, avrebbe anche il vantaggio di ridurre i costi di costruzione della nuova infrastruttura e sarebbe come la classica ciliegina sulla torta per un buon matrimonio del trasporto ferro/gomma delle province Arezzo, Perugia e Siena. Ed anche per un futuro collegamento di allaccio ferroviario con Terontola a portata di mano facendo correre i nuovi binari lungo la superstrada dal punto di incrocio della vecchia ferrovia con la linea ferroviaria per l’Umbria.
Insomma, tutto chiaro per gente che lavora con passione come me, per i miei amici giovani e , son sicuro, anche per i bambini cortonesi delle elementari, ma , a quanto si vede e si sente, non per i nostri cosiddetti politici locali.
Peccato che in troppi concittadini si faccia ancora affidamento elettorale verso questi matusalemme per il governo delle nostre terre invece di mandare avanti noi giovani come avvenne, negli anni 1970, per la generazione del mio babbo Valter, quando i giovani furono chiamati dal popolo, con voto democratico, a governare comuni, province e regioni.
Grazie per la pubblicazione di queste mie riflessioni e cordiali saluti a lei e ai suoi vicedirettori de L’Etruria, giornale che in famiglia leggiamo da sempre e che oggi è davvero una importante voce libera del nostro territorio.
Baldi Alessandro,cortonese e ferroviere macchinista