In questi ultimi mesi, per vari motivi, sono stato più volte a Borgo Mucchia di Cortona, proprio alle spalle della zona industriale di Vallone. E lì , tra le prime prese di terra coltivata, dove finisce la famosa e vexata variante della Regionale 71, ho incontrato la giovane Pamela Tronchi, che, dal 2011,coltiva e vende frutta e verdura biologica di primissima qualità.
Pamela è ormai , da un decennio, la regina del podere della famiglia Tronchi alla Mucchia. Un podere tradizionale che, con tanto sacrificio, fu acquistato dal nonno Vittorio Tronchi sul finire degli anni 1960 e che , dal 1971 al 2010, è stato l’ “isola che non c’è” dei suoi genitori Giuseppe e Marcella. Un podere, un fazzoletto di terra che, con tanto lavoro delle braccia e sudore della fronte (oggi merci davvero rare), sia i genitori sia Pamela hanno saputo trasformare in una moderna azienda agricola. Ed oggi Pamela e il marito Franco lo portano avanti con il loro “sapere e saper fare” appreso alla scuola di Giuseppe e Marcella, cioè di agricoltori cortonesi all’antica, attenti alla natura e alle coltivazioni biologiche.
Pamela, classe 1983, figlia di Giuseppe e Marcella Caponi, è nata e cresciuta in questi fertili e straordinari campi della Valdichiana cortonese, formandosi ed innamorandosi della vita contadina vera, tradizionale, non intensiva, non ogm e, nel 2011, fonda l’ attuale azienda agricola “ Le tre carrette”, che oggi è uno degli esempi più significativi dell'associazione Cia nel settore dal produttore al consumatore.
Il nome dell’azienda è stato dato da Pamela dietro consiglio dell’allora sua bimba Aurora (oggi studentessa sedicenne all’Artistico di Arezzo), che ogni giorno vedeva mamma Pamela e i nonni Giuseppe e Marcella andare e venire dai campi con le loro carette cariche di prodotti o attrezzi da lavoro.
Oggi alle ” Tre carrette” è invece un via vai di cortonesi e non che vogliono mangiare sano e naturale e a prezzi convenienti e Pamela si divide tra la vendita diretta e il lavoro nei campi, dove corrono e sudano anche il marito Franco e ancora babbo e mamma Giuseppe e Marcella, giovanotti settantenni sempre sorridenti, pieni di simpatia umana e testimoni d’eccezione della nostra civiltà contadina.
Pamela è stata allevata e cresciuta alla vita dura, ma sana, dei campi da questi due straordinari coltivatori diretti, che , dopo averle fatto frequentare le scuole elementari e medie a Terontola, vista la sua grande passione per la vita contadina, nel 1997, ad appena quattordici anni non esitarono ad iscriverla allo Scau come mezzo braccio agricolo , assecondando la sua scelta di apprendere un lavoro, invece di andare forzatamente a scuola.
E Pamela, da allora, è cresciuta con i valori forti ed antichi della cultura e della civiltà contadina cortonese, che sa ricavare dai propri campi prodotti genuini e naturali come frutta, verdura, ortaggi vari, fiori, mais e frumento. Cioè la vera ricchezza della nostra apprezzata filiera agricola cortonese.
Altro che chiacchiere e parole al vento come quelle sui media di questi giorni sulla statua alla spigolatrice di Sapri! Un monumento o una statua andrebbero eretti in Cortona alla nostra ortolana di Borgo Mucchia e alle tante sconosciute, infaticabili e silenziose lavoratrici cortonesi della nostra terra, come Pamela Tronchi.
Una contadina moderna, una imprenditrice piena di simpatia umana, instancabile nel suo lavoro e nella sua vita di mamma e di sposa cristiana; fiera di alzarsi presto alla mattina e di andare a letto tardi alla sera, dopo aver faticato da buio a buio.
Una ortolana, insomma, che (nonostante la pandemia Covid e i brutti tempi dell’Italia odierna, che tartassa gli onesti e i lavoratori per premiare vagabondi e delinquenti) sa accogliere i suoi clienti con il sorriso bello e disarmante delle nostre mamme e nonne dei secoli passati.
Cari amici lettori, se qualcuno non crede a quanto raccontato ed illustrato anche con la foto collage di corredo, si faccia una passeggiata in Borgo Mucchia al nucleo abitato numero 5, dove Pamela sarà lieta di accogliervi nel suo piccolo paradiso delle Tre Carrette e nel suo fornitissimo angolo vendita diretta; magari annunciandovi prima con una telefonata al 3396386650.
Ad maiora , cara Pamela! E complimenti per questa tua azienda agricola al femminile, che sa coniugare tradizione e modernità nel rispetto della natura e della coltivazione biologica vera, tenendo alta la bandiera della civiltà contadina cortonese.
Ivo Camerini