L’Etruria

Redazione

Quando il legno diventa arte

Al Vallone di Camucia la segheria Muffi si trasforma in officina del mobile prezioso ed  unico

Quando il legno diventa arte

In questi ultimi anni sono passato spesso alla Segheria Legnami Muffi di Camucia, sita proprio all’inizio del Vallone, cioè della zona artigianale ed industriale creata sul finire degli anni 1960 da quei bolscevici e mangiabambini ( ndr: scherzo naturalmente) che furono i comunisti cortonesi del secondo Novecento, chiamati dal popolo sovrano a governare ininterrottamente Cortona dalle elezioni amministrative del 1946 fino a quelle del 2019 quando le diatribe interne al mondo del centrosinistra regalarono il Comune al Centrodestra e poi all’attuale super sindaco Luciano Meoni, che ha stravinto le elezioni del giugno scorso con un suo partito personale e che, dagli inizi di luglio, governa la nostra città con il monocolore Futuro per Cortona.

Con i Muffi, artigiani cortonesi doc, ho amicizia e consuetudine dai tempi della mia infanzia, quando le nostre famiglie abitavano la nostra amata montagna e loro iniziarono a lavorare, in locali di fortuna vicino alla stazione di Camucia, tronchi di cerro e di quercia per ricavarne traverse per le FFSS.

Su di loro ho già scritto nel 2009 nella mia rubrica Maestri Artigiani Cortonesi ( cfr. L’Etruria , 30 aprile 209, pag.12) e quindi per coloro che vogliono conoscere la bella storia della loro famiglia rinvio alla lettura di quell’articolo molto dettagliato ed ampio.

Scrivo nuovamente su di loro perché, nelle visite post Covid alla loro falegnameria, non ho potuto non rallegrarmi con loro per aver trasformato in parte importante la loro rinomata segheria in una officina di raffinata e preziosa arte del legno.

Un’arte e una passione creativa che sforna tavoli, sedie, lavabi, altalene, vassoi e altri oggetti di arredo casa davvero unici  e di grande impatto romantico, che richiama l’arte povera della grande, meritoria società contadina cortonese dei secoli passati.

Nella foto-collage i mobili e gli  ornaments che ho potuto ammirare nella mattinata del dieci luglio e che erano tutti già in partenza per le varie consegne private.

A Luca , Roberto e Rosato i complimenti non solo dell’amico di famiglia, ma anche del giornalista di strada, che, appena può, segnala quello che quotidianamente incontra sulla strada della vita. E soprattutto un grande, sincero: Ad Maiora!

Ivo Camerini