In occasione della Festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, Il vescovo di Arezzo, Cortona e Sansepolcro, Mons. Andrea Migliavacca ha incontrato i giornalisti aretini e gli operatori dell’informazione e della comunicazione.
E’ stato il primo incontro del Vescovo Andrea con il mondo dei media aretini e soprattutto un’occasione di incontro e conoscenza in spirito di fraternità, a due mesi dall’ingresso in diocesi, ma anche di riflessione su un mondo, quello della comunicazione e dell’informazione, in costante cambiamento.
“Innanzi tutto voglio rivolgervi il mio grazie. Ho notato cordialità fin dal giorno del mio ingresso in diocesi e lo stesso è avvenuto anche a Cortona e Sansepolcro - ha detto il vescovo Andrea - Il vostro lavoro mi ha aiutato e mi sta aiutando a inserirmi nella diocesi e nella vita della gente. Grazie ancora di cuore. E grazie anche ai mezzi di informazione diocesani che con professionalità hanno raccontato questi primi due mesi attraverso l’emittente Tsd, il settimanale Toscana Oggi e l’Ufficio stampa”.
Il vescovo Andrea si è poi soffermato sul messaggio di papa Francesco diffuso in occasione della memoria liturgica di san Francesco di Sales, sottolineando tre aspetti: “Dobbiamo cogliere il ruolo della stampa come servizio all’annuncio. Questo vuol dire fare cronaca, ma anche approfondimento, suscitando, su carta, web, video, radio, foto, riflessione e attenzioni importanti per il territorio e per il mondo. Questo può aiutarci a essere vivi, partecipi e attivi: essere cittadini. La stampa, in tutte le sue forme, è essenziale, un patrimonio, uno dei pilastri della democrazia. Quando la stampa è libera nell'annuncio, informazione e denuncia di ciò che non va, va promossa in tutti i modi”.
Mons. Migliavacca, nel suo discorso e nelle risposte alle domande,ha evidenziato come “Il Papa sottolinea che la stampa deve presentare ciò che è vero, la verità, aiutando a smascherare le fake news. Il Servizio alla verità chiede attenzione alla qualità”.
Il Vescovo Andrea, citando sempre Papa Francesco, ha ricordato che “il servizio della stampa è anche quello di raccontare storie di vita. La notizia infatti si collega all’incontro, raccontando volti, presenze e vitalità del territorio”.
Insomma ha invitato tutti ad essere più giornalisti di strada che velinari al servizio dei palazzi del potere. Questo a noi de L’Etruria fa molto piacere perché è da tempo che abbiamo rivalutato e istituzionalizzato la figura e il ruolo decisivo del giornalista libero e di strada che racconta il popolo.
Nella foto di corredo: S.E. Mons. Andrea Migliavacca durante il suo ingresso ufficiale in Cortona si ferma in Rugapiana davanti alla sede de L'Etruria per ricevere il saluto della direzione e di alcuni giornalisti del nostro giornale.
Ivo Camerini