L’Etruria

Redazione

In sette piazze aretine “Sedie vuote” per non dimenticare l’olocausto

In sette piazze aretine “Sedie vuote” per non dimenticare l’olocausto

Nelle piazze dei sette comuni della Valdichiana Aretina – Castiglion Fiorentino, Civitella in Val di Chiana, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana e Monte San Savino – si è svolta questa mattina l’iniziativa “Sedie Vuote”, un evento simbolico e di riflessione collettiva in occasione del Giorno della Memoria, 80° anniversario della liberazione di Auschwitz.

L’installazione, ideata da Stefano Cresti, ha visto le piazze principali di ciascun comune trasformarsi in luoghi di memoria e consapevolezza. Disposte in cerchi concentrici, le sedie vuote – alcune incomplete per rappresentare fragilità e assenza – sono state arricchite da oggetti simbolici: una stella gialla, fotografie, quaderni vuoti, candele, lettere, memorie. Ogni elemento ha evocato il vuoto lasciato dalle vittime dell’Olocausto, richiamando l’importanza di preservare il ricordo e trasmetterlo alle nuove generazioni.

Le installazioni sono state collocate nei luoghi simbolo dei sette comuni: a Marciano della Chiana in Piazza Fanfulla, a Foiano della Chiana in Piazza Cavour, a Cortona in Piazza della Repubblica, a Civitella in Val di Chiana in Piazza Don Alcide Lazzeri, a Monte San Savino in Piazza San Francesco, a Castiglion Fiorentino Giardini Pubblici in Piazza Matteotti e a Lucignano in Piazza dei Caduti per la Libertà

Un “filo rosso” ideale ha unito tutte le piazze della Valdichiana, rappresentando il legame tra le comunità e l’impegno collettivo nel mantenere viva la memoria. L’iniziativa ha visto la partecipazione attiva degli istituti scolastici locali, con studenti coinvolti nella personalizzazione delle sedie attraverso dediche e messaggi di riflessione. Durante le cerimonie inaugurali, il pubblico e gli studenti hanno contribuito lasciando oggetti e pensieri, trasformando l’evento in un momento di condivisione e responsabilità.

“Sedie Vuote” non è solo un’installazione artistica, ma un potente monito contro l’oblio, un richiamo a ricordare le tragedie del passato per evitare che possano ripetersi. L’evento ha assunto un significato profondo, con ogni piazza divenuta simbolo di memoria collettiva e speranza.

L’iniziativa, che ha coinvolto centinaia di cittadini, studenti, amministratori locali, rappresenta un messaggio di responsabilità verso le nuove generazioni. Come ricordato durante l’evento, “il vuoto lasciato dalle vittime dell’Olocausto è un monito per costruire un futuro fondato sul rispetto, la consapevolezza, la solidarietà e la pace”.

“Sedie Vuote” continuerà a essere un simbolo vivo e presente nelle piazze, una testimonianza del potere della memoria di unire comunità diverse per un obiettivo comune: non dimenticare.

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