L’Etruria

Redazione

Lilli Magi presenta il libro si Severini a Firenze

Lilli Magi presenta il libro si Severini a Firenze

Un tributo all’arte di un pittore tra i più importanti del Novecento e al suo amore per la città natale, Cortona, che pure, mentre era in vita, non seppe riconoscerne la grandezza artistica. È questo ciò che anima le pagine del libro di Lilly Magi “Gino Severini. Cortona per me è l’Italia, l’Italia è Cortona” (edito da Setteponti), presentato, recentemente, in Consiglio regionale.

 

“Il libro ha il pregio di raccontare aneddoti e storie di Gino Severini a Cortona, molti dei quali mai resi pubblici, e questo è il grande merito dell’autrice, Lilly Magi, che è effervescente, briosa, dinamica e che con questo suo lavoro ci permette di conoscere, nella sua dimensione di uomo, uno dei più grandi artisti del Novecento”, ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale, Marco Casucci, introducendo l’incontro. “Lilly Magi, come Severini, ama Cortona – ha aggiunto – e oggi siamo felici di ospitare il ricordo di questo artista nella sede del Consiglio regionale. Siamo proiettati verso il futuro, e sapremo farlo bene se riusciremo a ricordare quello che è stato il nostro glorioso passato e figure come quella di Severini meritano tutta la nostra attenzione”. E a questo proposito, oltre alla presentazione del libro a palazzo del Pegaso, Casucci ha ricordato il recente ampliamento degli spazi espositivi del museo di Cortona proprio per ospitare opere di Gino Severini.

 

“Per noi è importante celebrare la figura di Gino Severini che, insieme a Luca Signorelli e Pietro Berrettini, è uno dei grandi artisti che danno lustro nel mondo alla nostra città”, lo ha detto Francesco Attesti, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Cortona. “Severini – ha aggiunto – è nel cuore di tutti i cortonesi, perché ancora esiste una generazione di persone che lo hanno conosciuto e frequentato”. Secondo Attesti, il libro di Lilly Magi “getta una nuova luce sulla figura di Severini e ne fa emergere i lati nascosti, sia dal punto di vista caratteriale e dei suoi rapporti interpersonali, sia dal punto di vista artistico”.

 

“Sono onorata di presentare questo libro in un palazzo tanto splendido – ha detto Lilly Magi – un libro che nasce dal cuore, visto che da quaranta anni sono amica di Romana Severini, la figlia di Gino, e sono stati i suoi racconti che mi hanno fatto affezionare a questo pittore, soprattutto riguardo alla sua dimensione umana e al suo rapporto con la città nella quale era nato e nella quale gli piaceva tornare spesso”. L’autrice ha ricordato che nella bibliografia dedicata a Severini, quasi mai si parla di Cortona e pochissimi di quei testi ricordano che il pittore era nato in quella città. “Perciò – ha spiegato – ho voluto ricostruire la verità e la figura di Severini come un cortonese, rimasto legato alla sua città, dove tornava spesso e dove intratteneva tante relazioni con i suoi concittadini”.

 

E a partire dal titolo del libro, che cita alla lettera una frase che Severini amava ripetere, a dimostrazione del suo amore e attaccamento a Cortona, Lilly Magi, grazie a un’accurata fase di ricerca, ha raccolto testimonianze di cortonesi che sono stati amici o conoscenti del pittore, documenti autografi, lettere inedite, immagini dei suoi periodi di permanenza a Cortona. E il libro, in fondo, racconta anche un destino comune a tanti artisti, quello di non riuscire, in vita, ad essere “un profeta in patria”, visto che fino a dopo la sua morte, avvenuta nel febbraio 1966, Severini non era riuscito a trovare consensi alla sua arte né nella sua Cortona né ad Arezzo. Riconoscimenti che poi gli sono stati tributati postumi. Il testo, infine, è arricchito da una breve biografia dell’artista, a cura dell’autrice, e dalla descrizione riassuntiva di alcune opere monumentali e decorative realizzate da Severini.

 

Alla presentazione sono intervenuti anche la critica letteraria Lia Bronzi, Enrico Taddei di Edizione Setteponti, la giornalista Isabella Bietolini.