Da oggi il territorio comunale di Cortona, ha un nuovo grande impianto per il trattamento dell’acqua proveniente dal bacino di Montedoglio e la distribuzione in rete: si tratta del nuovo potabilizzatore del Vallone, i cui lavori di realizzazione da parte di Nuove Acque si sono ormai conclusi. Grazie a questo importante passo avanti e a un investimento di circa 2 milioni di euro, che si sommano ai già precedentemente investiti 2,2 milioni per le condotte di adduzione, la risorsa idrica dell’invaso tiberino arriverà nelle case di oltre 14.500 abitanti della celebre “perla” della Val di Chiana e delle sue località limitrofe: Camucia, Tavernelle – San Piero a Cegliolo, La Fratta – Fratticiola, Ossaia, Riccio, San Lorenzo, Montecchio, Monsigliolo.
Ad annunciare la conclusione dei lavori, nel corso di un simbolico taglio del nastro, sono stati i vertici di Nuove Acque, Paolo Nannini (Presidente) e Francesca Menabuoni (Amministratore delegato), il Consigliere di Amministrazione per la Val di Chiana, Giancarlo Cateni e il Sindaco di Cortona, Francesca Basanieri.
Con la conclusione dei lavori, partirà ora l’ordinaria fase di prova e di programmazione della funzionalità prima di considerare l’impianto attivo a tutti gli effetti già con l’approssimarsi dell’estate.
L’acqua di Montedoglio alimenterà quindi al 100% l’acquedotto locale finora approvvigionato dall’invaso tiberino solo al 30% tramite un impianto mobile di ultrafiltrazione e per il restante dai numerosi pozzi che rimarranno attivi per le situazioni emergenziali. Senza dimenticare il notevole apporto in termini di qualità che può garantire questa evoluzione dell’infrastruttura idrica.
Il Vallone, con una capacità di 40 litri al secondo, tratterà l’acqua attraverso la classica filiera di potabilizzazione: coagulazione, flocculazione, chiarificazione e filtrazione a sabbia e a carbone attivo Il tutto alloggiato all’interno di un nuovo edificio industriale all’interno del quale è stato appunto installato l’intero impianto con la finalità di mitigarne l’impatto visivo e eliminare un eventuale impatto acustico nelle immediate vicinanze. Senza dimenticare l’impatto green più generale dal momento che sul tetto dell’edificio sono stati installati pannelli solari per una superficie complessiva di 30 metri quadrati e in grado di produrre 10kw di energia pulita.
“Grazie a questo intervento” - ha dichiarato il Sindaco Basanieri - “consolidiamo ulteriormente il lavoro che è stato fatto in questi anni assieme a Nuove Acque per portare su tutto il nostro vasto territorio comunale acqua di qualità e senza interruzioni durante l'arco dell'anno. È evidente che ci sia ancora lavoro da fare per coprire tutte le frazioni ma, come si vede, sono lavori che implicano importanti risorse economiche e progettazioni complesse. Tuttavia, questo particolare intervento che inauguriamo oggi ci aiuta proprio nella direzione di potenziare la rete per poterla ampliare nel futuro prossimo”.
Oltre al potabilizzatore e alle reti accessorie, negli ultimi anni Nuove Acque ha realizzato nel Comune di Cortona la rete di distribuzione e fognatura La Fratta – Santa Caterina, la rete di distribuzione di Fratticciola, quella di San Lorenzo – Montecchio e recentemente le reti di distribuzione di San Marco - Salcotto e di Tavernelle- Cegliolo. Tra gli interventi imminenti, sono in fase di prossimo avvio i lavori alla rete di distribuzione di Monsigliolo e Farneta – Cignano che permetteranno di servire quest’ultima località con l’acqua del Montedoglio.
“Con la conclusione dei lavori per la realizzazione del grande impianto di potabilizzazione a Cortona” – ha aggiunto Paolo Nannini, Presidente di Nuove Acque – “raggiungiamo un altro importante obiettivo per quella che viene ormai considerata una vera e propria rivoluzione idrica per la Val di Chiana aretina. Sono ormai quasi dieci anni che dialoghiamo con le amministrazioni comunali coinvolte per non perdere di vista i bisogni del territorio: oggi facciamo un grande passo avanti per garantire alla zona acqua di qualità e certezza di approvvigionamento 365 giorni all’anno, anche in quei momenti di siccità estiva che in Val di Chiana talvolta si sono manifestati in tutta la loro criticità dal punto di vista della disponibilità”.