L’Etruria

Redazione

Verso la dittatura dell’ intelligenza artificiale?

Oppure  l’acronimo IA va scandito come hi-ha? Spesso, infatti, dondola tra  un raglio d’asino e la censura dello “ zitto e a cuccia"

Verso la dittatura dell’ intelligenza artificiale?

Si parla molto, e non da oggi, di IA; cioè di intelligenza artificiale. Da qualche anno gli algoritmi tentano, e spesso ci riescono, di dirci come vivere e come pensare. Al posto dei cittadini stanno creando masse di sudditi beoti o capaci solo di geremiadi, di discorsi lamentosi, che non vanno oltre l’abbaiare alla luna.

Nelle prime ore di questo Primo maggio 2024, festa del lavoro “festeggiata” in sordina e quasi semiclandestina, mi sono nuovamente imbattuto negli algoritmi che governano Facebook e che per la terza volta in pochi mesi mi hanno ammonito e censurato un post, con l’accusa di pubblicare contenuti violenti.

Nelle prime due volte nei miei post personali esprimevo dubbi sul diritto dell’occidente e in particolare degli Usa a comandare tutto il mondo ed imporre a tutti i popoli la loro visione neocapitalistica del neoliberismo economico, civile ed etico che basa tutta la vita dell’uomo e della donna sul profitto, sul successo e sul  comando universale di una cerchia ristretta di multinazionali o nuovi faraoni, che dettano il che fare ad aziende e governi nazionali, alleati degli americani.

In quelle due volte ho dovuto, obtorto collo, soccombere per non correre il rischio della chiusura dell’account.  Questa volta, siccome il mio post rilanciava nient’altro che la mia intervista all’illustre medico e chirurgo e professore universitario Ettore Mearini ( una bella, stimolante intervista in esclusiva per L’Etruria) , ho reagito immediatamente a questo raglio d’asino della IA e contestato a muso duro  la loro decisione di oscurare il mio post e la loro ammonizione di bloccare o chiudere la mia pagina Fb.

Vedrò cosa risponderanno tra quarantotto o settantadue ore, ma una cosa è certa la censura non è mai accettabile, figurarsi poi quando te la fa un raglio d’asino. Dico “raglio d’asino” , perché non mi passa nemmeno lontanamente dall’anticamera del cervello che ci sia stata censura dittatoriale in quanto, in una risposta, l’illustre clinico accennava, giustamente, al ruolo di condizionatore universale del signor Google.

Se cosi fosse, sappia il faraone Fb che L’Etruria, nella sua ultracentenaria storia di giornale libero, è stata censurata solo negli anni del fascismo italiano e non accetta di certo di essere censurata da un algoritmo.

Io non so dove abita e in quale posto oscuro e inaccessibile sia possibile incontrare la cosiddetta IA di  Fb, ma se questi algoritmi pensano di privare la gente, le persone del loro libero arbitrio, della loro libertà di pensiero, sappiano che la loro dittatura  è molto, ma molto peggiore di quella del dittatore Putin, che almeno sappiamo dove abita e dove poterlo incontrare.

Il mondo libero deve  subito organizzarsi e prendere le dovute difese da questa cosiddetta intelligenza artificiale. Che i governanti del mondo lascino che i destini dell'umanità possano dipendere da degli algoritmi, che decidono del pensare e dell'agire delle persone umane, è cosa terribile e contro cui occorre coscientizzarsi al più presto.

Speriamo che Papa Francesco, invitato al G7 del prossimo giugno in Puglia, sappia cantargliele quattro ai potenti del mondo, che ormai assomigliano sempre più a marionette i cui fili vengono tirati e manovrati dai nuovi, oscuri, invisibili faraoni del mondo.

Comunque, per coloro che volessero verificare e toccare con mano il raglio d'asino della IA del signor Fb, ecco il link:  https://www.letruria.it/sanit%C3%A0/ettore-mearini-dalla-bicheca-di-camucia-al-top-della-medicina-umbra-e-a-leader-degli-urologici-italiani-9930 . Nessun contenuto violento è presente in questa  interessante, approfondita  intervista.

Ivo Camerini