All’improvviso, dopo una grave malattia che l’aveva colpita otto anni fa, ma che sembrava essersi stabilizzata nella sua invalidità e cronicità, nella sera del quattro novembre, ad ottantasei anni, Iolanda Camerini è stata chiamata alla Casa del Padre.
La cara zia Iolanda è stata per me, ma posso dire per tutti i nipoti, una donna di grande aiuto e riferimento umano nella vita pratica del non facile quotidiano. Forse anche per il suo importante lavoro di infermiera professionale presso il vecchio ospedale cittadino di Cortona, zia Iolanda è stata per me (ma anche per i miei cugini) una grande zia che non ha mai mancato di coccolarmi, di aiutarmi nei momenti del bisogno e di regalarmi non solo sorrisi e 'iniezioni indolori' al momento delle normali malattie che colpiscono ogni bambino e adulto, ma è mi è stata vicina e molto solidale nel periodo dei miei studi al seminario Vagnotti quando essendo i miei genitori lontani ( allora negli anni 1960 la vita era molto diversa dall’attuale e anche i quindici chilometri che separavano Borgo Casale da Cortona erano una distanza siderale da percorrere a piedi o con il baroccio) non mancava mai una settimana nel venirmi a trovare o di invitarmi a salire in casa sua davanti a San Francesco, per un biscotto o una caramella, quando con i compagni passavo di lì per andare a giocare al pallone nel campetto dell’oratorio di don Antonio Mencarini o al piazzale di Santa Margherita, allora un vero, grande stadio dei ragazzini poveri ed esclusi dal 'cerchio-in' di coloro che potevano giocare alla Rotonda del Parterre.
La sua casa di via Berrettini è stata per me , ma anche per tanti altri cugini e cugine non dimoranti in Cortona, un accogliente 'albergo' sempre aperto e disponibile in ogni evenienza e bisogno di gioventù: dalle necessità di studio ai normali svaghi di vita sociale cittadina cortonese, come i veglioni di Carnevale o i piccoli, semplici ritrovi giovanili festivi al jukebox della terrazza dell’allora Bar Tonino.
Zia Iolanda, ultima nata della “covata” Camerini di nonno Ulisse Camerini e nonna Margherita Cimboli, ora ritrova in Paradiso i suoi genitori, i suoi fratelli Pietro, Gigi, Domenica, Domenico e il suo cognato Claudio. Insieme a loro ritrova il suo amatissimo Enzo, la cui giovane morte, in un tragico incidente stradale, le cambiò inevitabilmente la vita e la fece divenire la donna coraggio che tutti noi parenti ed amici abbiamo conosciuto dal 1989 in poi. In Cielo, zia Iolanda ritrova poi zio Armando, il suo buono e sempre devoto marito, che un infarto le tolse prematuramente nel 1995.
Insomma , cara zia Iolanda, grazie di avermi voluto sempre bene, di aver dato grande amore a tutti i tuoi nipoti. Soprattutto grazie per l’immenso amore che hai dato al tuo figlio Enzo e alla tua figlia Patrizia, che ti ha seguito nella professione di infermiera e che ti ha assistito con amorevole, impagabile devozione filiale in questi ultimi duri anni di vita terrena.
Una figlia , la mia cara cugina Patrizia, forte e brava come te e che ieri quando sono venuto, nel rispetto delle regole anticovid, a salutarti nella tua casa, mi ha stretto il cuore con le parole che voglio ripeterti qui pubblicamente: “ Mamma mi ha lasciato ieri sera all’improvviso. Sono sicura però che ha già ritrovato il suo amatissimo Enzo, il mio adorato fratellino, che se ne è andato via da tanto tempo e che da allora ogni giorno ci è mancato e solo la sua grande forza mi ha aiutato a lenire un dolore immenso e un vuoto incolmabile. Il legame con mamma è stato così forte che è cresciuto di giorno in giorno tanto che in questi ultimi anni eravamo una cosa sola e, quando si è ammalata gravemente, lei è divenuta la ‘mia bambina’. Una bambina che in questi ultimi anni si era affidata completamente a me e spero tanto di non averla mai delusa. Ora più che mai ho bisogno del suo amore e sono sicura che non mancherà di farmelo sentire”.
Cara Patrizia, per quello che la vita e la nuova realtà sociale martoriata dalla pandemia ce lo consentirà, conta sempre sul fatto che il sottoscritto e tutti i tuoi cugini, assieme al tuo Carlo, ti saranno sempre accanto e vicini nel ricordo di una zia unica ed eccezionale.
Una zia che voglio immaginarmi oggi nelle sue vesti di bimba pastorella della nostra montagna cortonese seduta sulla panca del grande focolare (con i suoi fratelli e coccolata da nonna Margherita e nonno Ulisse) della vetusta, spoglia casa dei Camerini , accanto alla piccola chiesetta del medioevale Borgo Casale e che Iolanda tanto amava e che tu , Patrizia, assieme a Carlo, la portasti a visitare ancora l’altro anno, per un pomeriggio che ancora porto nel cuore.
Ciao , carissima zia Iolanda! Arrivederci nella Gerusalemme Celeste dove oggi i sacerdoti, concelebranti la Santa Eucaristica, introdurranno la tua anima : "possa la strada alzarsi per venirti incontro, / possa il vento soffiare sempre alle tue spalle,/ possa il sole splendere sempre sul tuo viso".
I funerali religiosi di zia Iolanda si tengono oggi nel Duomo di Cortona alle ore quindici, nel rispetto delle nuove norme anticovid. La Santa Messa sarà concelebrata dal parroco don Giovanni Ferrari, da don Ottorino Capannini e presieduta da S.E. l'Arcivescovo emerito di Lucca, Mons. Italo Castellani.
Ivo Camerini