Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®
Il giorno 9 Ottobre c.a. la Compagnia del Piccolo Teatro della Città di Cortona ha presentato “Donna in Musica e Poesia” da un’idea di Vito Amedeo Cozzi Lepri e Claudio Santori.
La mattina dello stesso giorno passando davanti al teatro ho intravisto Vito accingersi a scendere le scale, ma poi pensieroso si è fermato, si è toccato la fronte, ha stretto le labbra e con un deciso dietro front è rientrato in teatro. Ho Immaginato, magari sbagliando, i suoi pensieri accavallarsi insieme “all’ansia da prestazione” per l’imminente debutto in serata: “devo suggerire a Elisabetta di prestare più attenzione alla recitazione che al canto, gesticolare è importante per riempire la scena dove non c’è scenografia, soprattutto per la lirica quando interpreta la briosa delicatezza della Mimì di Puccini … speriamo che il suono musicale non sovrasti le voci … e gli attacchi sono importanti … i vuoti sono assordanti e immensamente lunghi, speriamo non si presentino …” Quante preoccupazioni lo stavano sovrastando in considerazione anche del suo ruolo di regista!
La Sera.
Ferdinando Fanfani Presidente della Compagnia presenta lo spettacolo. Di solito è un momento noioso perché vengono elencati gli sponsor, i vari ringraziamenti .. bla .. bla .. bla .. Invece, dopo le dovute riconoscenze, all’Amministrazione Comunale, in sala era presente il Sindaco Luciano Meoni, l’Accademia degli Arditi, la Banca Popolare di Cortona, l’AION Cultura e La Misericordia il Fanfani spende parole importanti e necessarie in considerazione del periodo segnato dalla pandemia Covid19.
E’ emozionato ed io lo sono con lui perché per l’Uomo il teatro è Vita, è Politica, è Civiltà, è Fantasia e Desiderio, è Socialità ed espressione di Cultura e rientrare al Signorelli per la Compagnia del Piccolo rappresenta il primo passo senza stampelle dopo una grave infermità. Il Presidente spiega la scelta degli autori riguardo la recitazione attraverso la poesia e il canto del singolo attore di fronte al proprio leggio perché attualmente non si possono affrontare commedie con “baci e abbracci” neppure in scena.
I vincoli sono tanti, le limitazioni pesanti.
E’ decisamente un bel discorso il suo, espresso con passione e convinzione. Invita a lottare Tutti per tenere aperto il Teatro Signorelli e si può fare, armati con le nostre mascherine e con il distanziamento misurato dal nostro buon senso.
Del resto abbiamo una sola soluzione: imparare a convivere con il Virus adottando le precauzioni possibili; nel Teatro Signorelli erano state tutte assolutamente previste, organizzate e rispettate, peccato che ad assistere fossero solo una cinquantina di spettatori.
I Soci cortonesi del Piccolo hanno brillato per la loro assenza, pochissimi i presenti.
Ma allora cosa aspettarsi dalla Cortona di Oggi?
Forse se lo chiedessi agli Etruschi risponderebbero che la cultura di un popolo si riconosce soprattutto dalla sua partecipazione e impegno nella vita sociale a prescindere dai colori partitici.
Ispirandomi a Nanni Moretti vi esorto a “ fare qualcosa di Sinistra!”
Lo spettacolo è stato un tuffo nel passato più nobile dell’umanità. Sono state recitate egregiamente le poesie di Saffo (630 a.C 570 a.C. circa) e Nosside (IVsec a.C III a.C. circa) seguite da quelle di Compiuta Donzella (13° sec), di Ada Negri, della fanciulla Alice Sturiale letta dalla brava Chiara Presentini, di Madre Teresa di Calcutta, di Gaspara Stampa, di Emily Dickinson, della nobildonna Vittoria Colonna e della moderna Anne Sexton quest’ultima interpretata dalla divina Giuliana Bianchi, accompagnati alla chitarra e dalle musiche originali di Romano Scaramucci. Le attrici e gli attori Donella Baccheschi, Tommaso Banchelli, Francesca Barciulli, Ferdinando Fanfani, Lucia Palmer, sono stati tutti all’altezza dei loro compiti.
E’ stato immensamente soave ascoltare la recitazione del dotto Vito Cozzi Lepri della Vergine Madre dal Canto XXXIII del Paradiso di Dante Alighieri. Momento indimenticabile!
L’Idea vincente è stata comunque quella di intervallare i brani recitati con quelli lirici di Puccini, Donizetti, Bellini e Cilea cantati dalla soprano Elisabetta Materazzi e accompagnati dalla tastiera del Maestro Claudio Santori l’altro autore dello spettacolo il quale nel finale ci ha guidati con simpatia e competenza nel capire la lirica con i suoi testi.
Forse è stato un peccato non si sia dato più spazio agli attori del Piccolo anche nella seconda parte dello spettacolo occupata esclusivamente dalla lirica.
Nel complesso è risultato un lavoro dedicato ad una platea decisamente elitaria dove anche i piccoli camei in un musicale greco antico trovavano la giusta collocazione e da perfetta ignorante di lingue antiche vi posso assicurare che l’armonia del greco recitato e cantato egregiamente dalle attrici del Piccolo ha piacevolmente scosso la parte atavica del mio DNA.
Un particolare Merito va riconosciuto alla Compagnia del Piccolo Teatro di Cortona che con molto spirito di sacrificio, coraggio e dedizione, spende molte energie per la sua comunità sperimentando anche settori di recitazione difficili e complessi, questo per abbracciare non solo la Leggerezza ma anche la Profondità del Teatro. Il risultato è entusiasmante in considerazione dell’impegno amatoriale.
Seguendoli viene da dimenticarlo!
Roberta Ramacciotti blog www.cortonamore.it®