In Valdichiana, all’ospedale Santa Margherita, abbiamo un Ronaldo che segna reti e rigori contro il Covid-19, ma, come al solito, i grandi giornali non ne parlano. Ce lo presenta però Il Mensile della Valdichiana, numero 33, uscito in questi primi giorni di dicembre.
Si tratta del primario di Medicina del nostro ospedale di Fratta , dottor Rino Migliacci, che tutti noi con i capelli bianchi ricordiamo, nei suoi anni di studente liceale ed universitario, come il giovane, forte e decisivo goleador del mitico Cortona-Camucia .
Oggi , come ci spiega in un lungo e approfondito articolo Il Mensile della Valdichiana, Rino è il regista della riconversione, in parte, del suo apprezzato reparto di Medicina Generale in Centro aretino specializzato in cure intermedie anticovid.
“Ci siamo messi tutti a disposizione, in questo momento così grave di pandemia, per curare tutti”, ci dice il dottor Migliacci, che viene intervistato dal collega giornalista, assieme al coordinatore degli infermieri Luciano Perugini e alla sua Caposala Tina Frolo.
Cureremo tutti e “ possiamo andare avanti fino a quando ce ne sarà bisogno”, dice Rino, aggiungendo: “abbiamo preso in carico volentieri, in scienza e coscienza come fanno tutti i medici, anche pazienti Covid-19. Per coloro che non ce la fanno si tratta di persone malate che assommano al coronavirus anche altre patologie complesse e che quindi si trovano ricoverati per assumere terapie palliative..lottiamo per tenerli con noi un giorno di più … La maggioranza dei nostri malati però guariscono e attendono il decorso della malattia senza bisogno di particolari trattamenti.. Quello che purtroppo ci fa stare male è la solitudine di queste persone. Il nostro reparto era un luogo sanitario aperto e qui da noi i familiari hanno sempre avuto la possibilità di stare vicini ai loro cari. Adesso, con il Covid, i malati se ne stanno soli e coloro che se ne vanno, purtroppo, lo fanno in solitudine. Noi però offriamo a tutti la possibilità di fare videochiamate ai propri familiari e anche questo lo riteniamo fondamentale anche se ci impegna quasi al cinquanta per cento della nostra attività”.
Insomma, il nostro piccolo ospedale Santa Margherita , che in troppi politici hanno bistrattato in questi ultimi anni e che , di tanto in tanto, addirittura lavorano per chiuderlo, sta dando un grande contributo alla questione sanitaria della pandemia Covid.
Un contributo che porta tanti nomi di una grande squadra capitanata e trascinata al goal dal sempre giovane centravanti del Cortona-Camucia dei tempi d’oro.
I nomi appunto che vanno dai dottori Rino Migliacci ed Amos Salvicchi e dagli infermieri Luciano Perugini e Tina Frolo a tutti quelli che lavorano con grande impegno, sforzo ed abnegazione personale al reparto di medicina generale della Fratta, Oss compresi, che non conosciamo, ma che ci sono (anche se quasi invisibili dietro i loro scafandri anticoronavirus-sars) e che sono sempre pronti a correre, a gettare il cuore oltre l’ostacolo, a fare di tutto per strappare una persona, un nostro fratello ammalato, alla morte.
Un grazie di cuore de L’Etruria tutta a Rino e a tutta la sua squadra per questo lavoro straordinario fatto “per arginare questa pandemia”, causata da un virus sconosciuto e terribile, che sta modificando le nostre vite e la nostra società locale e nazionale. Nella foto di corredo, pubblicata dal Mensile della Valdichiana, il dottor Rino Migliacci, al centro, tra Luciano Perugini e Tina Frolo.
Ivo Camerini