Brutta sorpresa stamane alla Cerventosa o Diga di Cortona. Mentre mi recavo a governare i miei fratelli asini, mi sono fermato al bivio per Ginezzo per due chiacchiere con il mio amico Mauro Bruni e gli amici cacciatori della squadra Pergo-Torreone . Mentre conversavo con loro sui disastri dei cinghiali , dei caprioli e sulle violenze ed uccisioni dei nostri animali da parte dei nuovi arrivati: i terribili lupi incrociati con i randagi, mi sono voltato verso la famosa cappellina innalzata alla Madonna secoli fa dal parroco torniese don Chiericoni ,più noto come poeta dialettale Maranguelone. E, amara sorpresa, un vero sconforto mi assale.
La pietra cippo ( targa con data e scritta) sopra l ingresso non c'è più. Al suo posto una bella buca, come mostrano le foto. La bella pietra , che presto mostrerò in originale in quanto nel passato avevo già fotografato più volte, è stata asportata e rubata probabilmente nell ultima settimana. Certi vandalismi, certi furti, dopo la lotta impari con lupi, cinghiali e caprioli, ci fanno cadere le braccia e fanno montare quella rabbia di alcuni di noi montagnini che presi dallo sconforto vogliono fuggire, abbandonare tutto.
Ma serve demoralizzarsi e abbandonare agli spini , ai delinquenti e ai parassiti le nostre case , i nostri campi, i nostri boschi ? Io credo di no. Anzi dovremo organizzarci e resistere per far rivivere da noi, con le nostre sole forze quella piccola patria che i nostri avi seppero fondare e costruire sui costoni aspri e impervi dei nostri monti bevendo " vin de nuvole e pan de legno ", cioè campando ad acqua e castagne.
Anche i miei amici caccatori e di Mauro , che con me sono rimasti sconcertati e indignati di questo furto alla nostra amata piccola cappella votiva della Cerventosa. Assieme a loro e a tutti gli ultimi montagnini di Cortona mi auguro che le forze dell'ordine recuperino questa pietra storica della nostra piccola patria, del nostro vivere in carducciano "Comune rustico".