Nei giorni scorsi, dopo molto tempo, ho reincontrato il collega professore Fernando De Angelis, che, tra una chiacchiera e l’altra, come si dice a Cortona, mi ha illustrato la sua fatica letteraria e religiosa: il libro in edizione di settore specifico : “ Riassunto dell’Antico testamento”.
Incuriosito ho acceso il registratore e , da giornalista di strada, ho chiesto: “ perché questo libro?”.
Ecco la risposta dell’amico professor De Angelis: “Non si può comprendere bene il Vangelo ignorando l’Antico Testamento. Matteo, infatti, comincia presentando Gesù come un discendente di Abramo, che porta a compimento la missione della sua dinastia. Indicando nel re Davide il suo progenitore più significativo, dal quale ereditava il diritto a regnare. Giovanni comincia invece il suo Vangelo con le stesse parole della Genesi: «In principio». Presentando subito Gesù come colui attraverso il quale sono state create tutte le cose. La manifestazione di Gesù, perciò, in qualche modo inizia con la prima pagina della Bibbia.
Gesù è nato, vissuto e risorto come Ebreo e considerava il Tempio come la casa del Padre suo, perciò la sua casa (Luca 2:49). Dopo Costantino (IV secolo), al contrario e per ragioni di vario tipo, si è voluto vedere in Gesù un anti-ebraico dai caratteri ariani (biondo e con gli occhi azzurri). Gesù ha rimproverato i Giudei, dichiarando che capovolgevano il senso vero della Parola di Dio scritta (Marco 7:8-13), il testo della quale lo avevano però conservato fedelmente. Parallelamente, anche chi accusa la chiesa cattolica di essersi corrotta, le riconosce di aver tramandato fedelmente la Parola di Dio scritta (cioè l’Antico Testamento in ebraico e il Nuovo Testamento in greco).
Se vogliamo conoscere meglio Gesù e «il Padre del Nostro Signore Gesù Messia» (Romani 15:6), più che andare alla ricerca di particolari interpreti, dobbiamo attingere all’incorrotta Parola di Dio (Bibbia), cominciando a comprenderla dall’inizio. Così ho voluto fare, ponendo attenzione al “testo in sé” e usando quei semplici mezzi interpretativi in possesso dei lettori abituali. Con la possibilità per ciascuno di andare al testo originale, per controllare la correttezza del riassunto fatto. Invitando ciascuno a porre fiducia nella Parola di Dio e non in chi, come me, ha voluto solo essere di aiuto a chi desidera beneficiarne in modo diretto”.
Fernando De Angelis è un cortonese da tanti decenni, ma è nato nel più interno Appennino Umbro (Manigi di Cascia). Si è diplomato nel 1966 all’Istituto Agrario delle Capezzine (1966).
“Venuto a Cortona – mi dice per i lettori de L’Etruria- ci ho conosciuto mia moglie Gilda e poi ci abbiamo vissuto. Frequentando la Facoltà di Agraria di Perugia, ho trovato il testo dei Vangeli nella cattedrale, rimanendo molto colpito da quello di Matteo. Comprenderlo e viverlo è stato così alla base della mia vita, approdando presto in una chiesa evangelica. Ho fatto l’insegnante di scienze naturali e geografia economica nelle medie superiori fino al 2000 e, dal 1980, per lo più nel comune di Cortona (I.T. Commerciale e I.T. Agrario). La personale rielaborazione di queste materie l’ho espressa nel libro “Cultura e Bibbia” (Gribaudi, 2009).
Nel 2008 ho ripreso una meditazione più diretta della Bibbia, che ha prodotto cinque libri. 1) Riassunto dell’Antico Testamento (marzo 2016). 2) Ritornare al Vangelo di Pietro e Paolo. Note agli Atti degli apostoli (aprile 2016). 3) La struttura fondamentale dell’Apocalisse (settembre 2016). 4) Il Vangelo di Matteo alla luce dell’Antico Testamento (ottobre 2019). 5) Lezioni sulla Bibbia per bambini di ogni età (febbraio 2020). 6) Lettera agli Ebrei nel suo contesto (luglio 2020).
La pandemia (e la volontà della giovane Alessia Lanini) mi hanno spinto oggi a iniziare un insegnamento online, sfociato poi nel canale YouTube “Progetto Bereani”.
Grazie, Fernando, di queste tue buone notizie, che molto volentieri giro ai lettori de L’Etruria.
Per saperne di più: Fernando De Angelis, Riassunto dell’Antico testamento, La Pietra Angolare, Arezzo, 2016.
Ivo Camerini