Il Comune di Cortona presenta una serie di criticità sul fronte urbanistico, frutto di
scelte sbagliate da parte delle amministrazioni di sinistra, che hanno trasformato, negli ultimi
decenni, tutte le nostre frazioni in meri dormitori privi dei servizi essenziali di comunità.
Questo sistema di potere ha pervaso il nostro territorio, si è infiltrato in ogni ganglio vitale del
tessuto sociale ed economico.
Al Centrodestra tocca la parte peggiore: intaccare un sistema fatto di clientele ed
equilibri delicatissimi, che spesso hanno nascosto interessi privati dietro a scelte urbanistiche
mascherate da interesse pubblico.
A farne le spese maggiori e a portarne le cicatrici in "bella mostra" è soprattutto la
frazione di Camucia, zona densamente popolata - circa 8 mila abitanti- che si è sviluppata
senza un disegno urbanistico univoco ed armonico e senza perseguire una visione a lungo
termine fatta di quartieri vivibili e dotati di appositi spazi per la socializzazione e del
necessario verde pubblico.
Il nodo centrale che oggi dobbiamo affrontare in un regime di emergenza permanente
è quello del futuro che vogliamo immaginare per i terreni privati accanto all'area della
Maialina. Non possiamo operare una seria riflessione, senza tener conto del fatto che l'ex
campo sportivo verrà trasformato in zona verde e zona archeologica. Dobbiamo quindi partire
da questo aspetto per considerare cosa vogliamo che si affianchi a questo tipo di progetto.
Senza entrare nei tecnicismi o nel merito delle autorizzazioni e relative richieste, dei
permessi o delle regole da rispettare, delle distanze o delle strade mancanti, ci preme ribadire
un concetto fondamentale: a nostro avviso le precedenti amministrazioni non hanno messo in
campo percorsi di condivisione con i diretti interessati, cioè con chi, in definitiva, deve vivere
quei luoghi, le famiglie ed i commercianti.
Secondo noi è da qui che si deve ripartire prima di prendere qualsiasi decisione
definitiva; per questo, nelle prossime settimane chiederemo ai vari comitati cittadini, che si
occupano della vicenda, la loro disponibilità ad approfondire con noi ogni aspetto, sia tecnico,
sociale, economico, culturale per arrivare ad una decisione consapevole, ma soprattutto
condivisa con i veri proprietari della cosa pubblica: i nostri cittadini.
Crediamo che solo attraverso percorsi di ascolto approfondito delle esigenze della
popolazione si possa invertire la rotta rispetto al passato, per poi scegliere la strada migliore,
rifuggendo facili soluzioni unilaterali o atteggiamenti di superiorità morale che poi,
inevitabilmente, si prestano a facili strumentalizzazioni che tendono a far prevalere l'interesse
privato su quello pubblico.
Fratelli d'Italia, dopo aver raccolto le istanze dei commercianti, continua così la sua
attività politica per portare i bisogni della popolazione all'attenzione della nuova
amministrazione.