Non molti oggi ricordano la nobile figura del medico di condotta di una volta, che, nelle nostre frazioni di campagna e di montagna, era, assieme al parroco e alla levatrice, un sicuro, rispettato punto di riferimento e porto aperto nei momenti del bisogno. Passione ed eccellenza medica erano la bandiera di vita di medici mitici come l’Aimi, il Iannuzzi, il Cocchi, il De Iudicibus, il Frati, il Galinella Eutimio , il Mezzetti, il Nocera, il Nucciarelli, il Piegai fino all’odierno giovanotto pensionato Giancarlo Franceschini (che fu medico condotto nella nostra montagna quando io avevo i calzoni corti) e ai recentissimi pensionati Argirò, Brocchi ,Burbi,Calzolari, Cottini,Gallinella Marco, Lovari,Pelucchini,Santeramo.
Oggi le condotte mediche di fatto sono sparite e tutti i nostri medici hanno il loro ambulatorio nella Casa della Salute di Camucia o nei suoi piccoli distaccamenti di Cortona, Terontola , Mercatale e Vaglie.
Dopo essere stati in prima linea nella battaglia contro il Covid i nostri medici di famiglia, che se non vado errato, rispondono ai nomi di CIANTI Giuseppe, FLORIO Antonio, FRANCESCHINI Edoardo, GRAGNOLI Eleonora, LOVARI Veronica, MARIANGELONI Alfredo, MARIANGELONI Valentina, MELACCI Anna, NASORRI Roberto, OUERTATANI Samuel, RINCHI Franco e ROGGI Sabrina, in questo 2023 sono ripartiti con passione e grande competenza professionale, tornando ad essere un punto di riferimento dei cittadini cortonesi, che usufruiscono quotidianamente della sanità pubblica.
In questi ultimi mesi per motivi personali di salute sono stato più volte anch’io ai loro ambulatori alla Casa della Salute in Camucia e ho trovato sempre grande professionalità ed ascolto.
Da modesto giornalista di strada osservo sempre ciò che mi accade intorno nel quotidiano e cerco di darne notizia ai nostri lettori e quindi non posso non parlare del Progetto di Sanità di Iniziativa in cui sono quotidianamente impegnati.
Recentemente mi sono imbattuto in un caso di un esame di valutazione funzionale respiratoria o spirometria eseguito nei loro ambulatori, che rientra appunto nel progetto della Sanità di Iniziativa. Incuriosito, perché pensavo fosse di ambito ospedaliero, ho chiesto pertanto all’amico dottor Roberto Nasorri e all’infermiera Serena Lumi, che lo eseguivano, di illustrare brevemente ai nostri lettori questo interessante progetto della nostra sanità pubblica.
Ecco la risposta del dottor Roberto Nasorri: “ La Medicina Generale della Val di Chiana oramai dal 2010 partecipa in maniera continuativa al Progetto della Sanità d'Iniziativa proposto dalla ASL Sudest. Con questo progetto si rende fattivo un nuovo aspetto dell'attività del Medico di Medicina Generale che mette in atto una medicina proattiva che si aggiunge alla classica medicina d'attesa che ha caratterizzato il ruolo ed il motivo d'essere della Sanità Territoriale fin dalla sua origine. Aderendo a questo progetto i Medici di Medicina Generale, coadiuvati da apposito personale infermieristico, si impegnano ad individuare, nel pacchetto di pazienti in loro carico, tutti quelli affetti da patologie croniche (soprattutto nelle fasi iniziali del loro esordio), e ad inserirli in un programma di visite e di controlli specifici con lo scopo di percorrere insieme a loro tutta l'evoluzione della malattia cercando di ottimizzare le terapie con lo scopo di controllare per quanto possibile la naturale involuzione della stessa. Una volta individuati, questi pazienti vengono contattati dalla Infermiera di riferimento ed invitati ad una visita da effettuare presso l'Ambulatorio della Casa della Salute di Camucia: in assenza della Sanità d'Iniziativa questi pazienti verrebbero nei nostri ambulatori solo quando la loro malattia di base si sarebbe riacutizzata o quando avrebbe dato segni di una sofferenza particolarmente allarmante per il Paziente stesso. Con la Sanità d'Iniziativa si anticipano queste complicanze e si previene o posticipa l'evoluzione nel tempo. Per far questo l'Azienda ha fornito una strumentazione idonea, quale Elettrocardiografo Spirometro e Glucometro, attraverso la quale possono essere eseguiti esami strumentali di base riducendo la necessità di affollare gli ambulatori specialistici e fornendo un servizio a tutta la popolazione che attraverso questa opportunità può avere una risposta iniziale all'esordio di una sintomatologia sospetta per malattie che necessitano di trattamenti precoci allo scopo di curare ma anche di prevenirne l'evoluzione. Questi strumenti in possesso del MMG possono essere usati per scrinare una grande fetta della popolazione che si considera "sana", proprio con lo scopo di individuare precocemente l'esordio di malattie che possono diventare croniche.”
Nella foto di corredo il dottor Roberto Nasorri e l’infermiera Serena Lumi al termine dell’esame di spirometria cui gentilmente mi hanno permesso di assistere.
Ivo Camerini