Come mostra la foto di corredo a questo articolo, nei primi giorni di dicembre ho incontrato nei pressi della stazione di Camucia , la stimata e popolare giovane camuciese Federica Scirghi.
Era a fare trekking con il babbo Oliviero, che come tutti sappiamo è uno sportivo praticante nel suo tempo libero e, come mi ricorda subito la sorridente Fede, “un ciclista prestigioso che negli ultimi trent’anni ha portato a termine circa cinquantacinque percorsi gran fondo percorrendo con la sua bici gran parte dell’ Italia, dell’Austria e della Francia”
Dopo i saluti di rito con il suo babbo e con Fede, che è anche una cara amica di mia figlia Chiara, le dico: “ E’ un piacere incontrarti in tenuta sportiva visto che troppo spesso in questi ultimi anni ci siamo visti solo attraverso il vetro dello sportello Cup, dove tu da anni lavori e servi con passione e cortesia i tanti cittadini che si rivolgono alla Casa della Salute di Camucia . Sapevo di questa tua passione per lo sport e per il trekking, anche perché ti ho visto all’opera in altre occasioni dove partecipavi, assieme alle tue amiche ed amici del Gruppo Trekking di Camucia;ma ora visto che è capitata l’occasione di vederti in allenamento con il tuo babbo, mi piacerebbe che tu raccontassi ai lettori de L’Etruria questa tua passione per il camminare a piedi, per i percorsi trekking”
“In casa Scirghi lo sport è sempre esistito ed è stato proprio il mio babbo Oliviero a trasmettermi l’amore allo sport e la passione per le sfide impossibili. Forte del suo esempio e dei suoi incoraggiamenti mi sono messa in gioco nel camminare a piedi e , con altre amiche e fidate compagne, ma soprattutto con il mio babbo, che è stato una spalla importante e mi ha dato un grande sostegno soprattutto nei momenti più difficili e nelle salite più dure, ho preso a partecipare a tanti percorsi amatoriali e non con grande soddisfazione , facendo del cammino e del trekking una scelta di vita e di salute”
Quando hai iniziato a praticare la podistica e il trekking e a quali percorsi impegnativi hai partecipato?
“E' iniziato tutto per caso. Mi ero iscritta all'edizione 2021 della Francigena Marathon. Era la mia prima vera maratona di 42 km.Una lunga distanza che copriva la tratta da Acquapendente a Civita di Bagnoregio e avevo bisogno che qualcuno mi venisse a recuperare all'arrivo.
Non ero sicura di portare a termine questa lunga impresa (anche perchè un mese prima ero stata colpita da una metatarsalgia acuta del piede destro, che mi aveva costretto a ricorrere a fisioterapie, antinfiammatori e lunghe sedute fisioterapiche, ma volevo farcela e così il mio babbo mi disse: ‘Ti vengo a prendere io anche se potrei provare a farla con te. Se vuoi, visto che devo fare il viaggio, farò anche la Maratona’. Io sbalordita gli risposi: ‘Babbo ricordati che hai 62 anni... Sei sicuro di farcela?’. E lui con il suo solito bel sorriso mi azzitti. Ci preparammo insieme e la mattina del trenta maggio 2021partimmo insieme all'alba alla volta di Acquapendente, accompagnata anche da altre amiche.
Di quell'esperienza, la prima insieme, porto nel cuore il ricordo di ogni momento di fatica ma anche di gioia e di condivisione con colui che mi ha insegnato i valori veri della vita, ma anche il rispetto e il gioco corretto dandomi un grande esempio di umiltà e di coerenza sia come padre che come fedele compagno di cammino, consigliandomi sempre il giusto passo, la giusta alimentazione e aiutandomi a non mollare”
Grazie, cara Fede, sia di questa bella chiacchierata sia dell’amicizia che sempre hai portato a mia figlia Chiara e a me. Un caro arrivederci e un grande, sentito ad maiora!
Sono sicuro che con un coach come il tuo babbo davvero farai ancora grandi e impegnativi percorsi e nuovi successi per testimoniare la tua passione, i tuoi valori di giovane donna, ma anche i valori umani e sociali della nostra civitas cortonese e camuciese.
Ciao a presto Oliviero e complimenti per questa tua forte, sportiva, bella e intelligente figliola.
Ivo Camerini