L’Italia ha trionfato ai Mondiali femminili di volley Under 18. Le azzurrine, guidate in panchina da Marco Mencarelli, si sono laureate campionesse del mondo in Perù grazie al successo in finale contro gli Stati Uniti per 3-0 (25-20, 25-18, 25-16). A gioire del successo storico del volley italiano anche un giovane medico cardiologo specializzato in medicina dello sport, Flavio D’Ascenzi, capo dello staff medico della nazionale.
“Congratulazioni al nostro Flavio - dichiara il sindaco di Sarteano, Francesco Landi - un amico, ma soprattutto un grande e giovane professionista che si sta facendo valere in contesti di questo calibro. Aspetto il suo rientro a Sarteano per complimentarmi di persona e magari riceverlo per farmi raccontare questa bella esperienza”.
Molti se lo ricorderanno come giocatore e poi allenatore di pallavolo della Pgs di Sarteano. In realtà Flavio D’Ascenzi, giovane medico cardiologo dello sport di 32 anni, ha già collaborato con Mens Sana Basket, Siena Calcio, Federazione Italiana Nuoto prima di approdare alla Federazione Italiana Pallavolo dove attualmente svolge il ruolo di medico responsabile della Nazionale Prejuniores Femminile. Si occupa di ricerca nell’ambito degli adattamenti cardiovascolari all’esercizio e lavora in cardiologia universitaria a Siena.
“E’ stata un'emozione incredibile vincere un campionato mondiale. Le ragazze hanno fatto una manifestazione perfetta: concentrate, determinate, impeccabili. Per me è stato un grande onore salire con queste ragazze e questo staff sul gradino più alto del podio. Dedico questa vittoria alla mia famiglia e a tutte le stupende persone che ho avuto il piacere di conoscere grazie alla pallavolo”.
Le ragazze di Mencarelli hanno intrapreso una marcia trionfale con otto vittorie consecutive e solo due set persi. Le ultime gare con Argentina, Serbia e Turchia sono state senza storia, lo stesso dicasi della finale con gli Stati Uniti, dove le azzurrine hanno mandato in crisi le americane con un servizio impeccabile (13 ace contro i 4 delle avversarie), tenendo sempre in mano il match.